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Stati Uniti. Morto Thomas Starzl, pioniere e ricercatore dei Trapianti di Fegato.

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 06/03/2017 vai ai commenti

Estero

PITTSBURGH, 4 MARZO 2017 

Sabato 4 marzo si è spento serenamente nella sua casa di Pittsburgh, Thomas E. Starzl, conosciuto come il "padre del trapianto", il "pioniere dei trapianti di fegato", colui che ne rivoluzionò la chirurgia e la terapia antirigetto. Thomas E. Starzl punto di riferimento e faro per molte persone. È stato un pioniere, una leggenda, un grande uomo e un grande filantropo. 

Chiunque lo abbia conosciuto, colleghi e allievi da tutto il mondo, lo descrive come uno spirito indomabile, capace di trascinare con la sua forza d’animo l’equipe di un’intera sala operatoria anche quando sembrava non ci fosse più nessuna speranza. Un instancabile ricercatore dell’ignoto, una persona capace di cambiare il pensiero convenzionale. 

Il suo lavoro nel campo delle neuroscienze, del metabolismo, del trapianto, e dell'immunologia ha portato la vita e la speranza ad innumerevoli pazienti, e il suo insegnamento in queste aree si è diffuso, per il bene di innumerevoli professionisti e ricercatori in tutto il mondo. 

Nel 1963 esegue per la prima volta al mondo un trapianto di fegato. Trent'anni fa le inedite sperimentazioni su organi di babuino, e i trapianti multiviscerali con isole pancreatiche nella prospettiva di trattare una volta per tutte anche il diabete. Era il chirurgo delle imprese impossibili, pioniere della sala operatoria, coraggioso e intrepido quanto i primi astronauti che sbarcarono sulla Luna.

 "Con la morte di Starzl il mondo della medicina perde non solo uno straordinario chirurgo-scienziato e un grande maestro, ma l’icona stessa del pionierismo nei trapianti”, dichiara in una nota il presidente della Società italiana trapianti d‘organo Umberto Cillo, che è stato allievo di Starzl. 

“Starzl verrà ricordato come il primo chirurgo ad effettuare il trapianto di fegato nell’uomo. Un intervento ancora oggi di enorme complessità, apparentemente impossibile nel 1963 quando Starzl ha eseguito il primo caso. Basti pensare che solo dieci anni prima nasceva l'anestesia moderna”, aggiunge Cillo.

Ma Starzl non è stato solo questo. “Ha formato intere generazioni di trapiantologi nel mondo –sottolinea ancora Cillo- è l’uomo con più citazioni scientifiche nella storia della medicina clinica, è colui che ha fatto determinanti scoperte nel campo dell'immunologia, dell’immunosoppressione, (ciclosporina, e poi tacrolimus, farmaco che utilizzò nella terapia postoperatoria di Stormie Jones, la sua prima paziente a sopravvivere a un trapianto multiorgano) della preservazione d'organo e che ha aperto la via del trapianto multiviscerale e di isole pancreatiche”.

“Soprattutto, -conclude Umberto Cillo- Starzl ha incarnato la figura del Chirurgo-Scienziato, in cui le mani e la tecnica chirurgica sono subordinate ad una mente brillante. A tutti noi lascia questo modello ed una ulteriore lezione fondamentale: non arrendersi mai di fronte all'impossibile ma trovare la forza della realizzazione dei propri sogni attraverso l'intuizione, lo studio e la ricerca scientifica. 

Grazie a "géni" come Thomas E. Starzl, che oggi l'attivita di Donazione e Trapianto abbia raggiuto livelli altissimi in termini di sicurezza, anche nel nostro paese. 

Infatti i dati relativi alle dichiarazioni di volontà, per la donazione degli organi e tessuti in Italia, crescono a dismisura. Quasi due milioni di manifestazioni di volontà custodite nel S.I.T. (Sistema Informativo Trapianti). Il 26% delle dichiarazioni è stato trasmesso dagli uffici anagrafe dei Comuni mentre la maggior parte (66%) proviene dagli atti olografi rilasciati all'AIDO, la principale associazione di settore che da decenni lavora al fianco delle istituzioni per sensibilizzare i cittadini sui temi della donazione e del trapianto. L'8% delle espressioni di volontà è stato rilasciato presso le ASL. 

Il direttore del C.N.T. (Centro Nazionale Trapianti) Dott. Nanni Costa aggiunge: "Nel 21% delle amministrazioni comunali di tutta Italia è possibile fare una scelta importante quando si rinnova il documento di identità. Il nostro auspicio è di arrivare presto ad una copertura nazionale, anche grazie all'introduzione della Carta d'Identità Elettronica già adottata in via sperimentale da circa 200 Comuni, tra cui Firenze e Napoli.

I dati raccolti sono più che incoraggianti -continua Alessandro Nanni Costa- e ci dicono che questo meccanismo funziona perché mette in circolo una comunicazione costante e diretta con i cittadini. Abbiamo però margini di miglioramento notevoli -conclude Nanni Costa- soprattutto nell'incrementare il rapporto esistente tra carte d'identità emesse e dichiarazioni rese, oggi fermo al 10-15%".

Dichiarazioni di volontà nei Comuni d'Italia