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10,5 mld dal 2012 al 2015. Trend in calo della spesa dei cittadini per le prestazioni sanitarie pubbliche

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 16/03/2017 vai ai commenti

Centro studi

 L’AGENAS ha pubblicato il report delle entrate economiche anni 2012 -2015 delle Regioni, riferite a ticket ed intramoenia negli ambiti in elenco, con i rispettivi dati di spesa in aumento o diminuzione per i cittadini:

  • Ticket sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale:             +3,2% ( 5,447 miliardi)
  • Ticket sul pronto soccorso                                                         + 25,8 % (di 155,6 milioni)
  • Ticket altre prestazioni sanitarie esclusi i farmaci                      - 95,6 %   (283,7 milioni)
  • Spese a carico dei cittadini per visite specialistiche intramoenia - 9% (libera professione in struttura pubblica) 4,6 miliardi

Spesa Complessiva (fonte AGENAS)

A livello nazionale le entrate della compartecipazione alla spesa per le prestazioni sanitarie nel periodo esaminato registrano un calo del 9,4%. Solo 4 Regioni in controtendenza aumentano gli incassi:

  1. Provincia autonoma di Trento          + 19,2 %
  2. Provincia autonoma di Bolzano       + 9,9 %
  3. Valle D’Aosta                                      + 8,0%
  4. Regione Emilia Romagna                  + 4,8%

La spesa sanitaria (esclusi i farmaci) totale dal 2012 al 2015, per i cittadini ammonta a 10,5 miliardi. La media nazionale è nei quattro anni di 174 euro pro-capite circa, per anno è di 45 euro.

La classifica delle Regioni dove i cittadini hanno speso di più, in media/pro capite, per le prestazioni sanitarie nei 4 anni considerati (dati in arrotondamento) sono:

  1. Valle d’Aosta 279 euro, ( oltre 69 euro/anno)
  2. Toscana   274 euro, ( 68 medi l’anno, ma con un andamento complessivo in costante diminuzione anno dopo anno passando dai 72 euro medi del 2012 ai 66 del 2015)

 La Sicilia con un totale medio di circa 70 euro, 17 per anno, si classifica ultima tra le Regioni con spesa out of pocket.

L’andamento della spesa della popolazione è abbastanza uniforme sul tutto il territorio, tranne alcune eccezioni. I cittadini stanno spostando la spesa dal SSN a quello privato, complice l’introduzione della quota fissa per ricetta, introdotta dalla finanziaria 2012 (l’art. 17, comma 6, del DL 98/2011). Le Regioni dal 2012 hanno applicato gradualmente l’onere fisso per ogni ricetta, di conseguenza la richiesta di prestazioni al SSN è diminuita; i cittadini sono ricorsi a servizi di diagnosi e cure privati, divenuti improvvisamente più convenienti rispetto a quelle erogate dal pubblico.

La spesa per gli accessi al pronto soccorso, in tutto il territorio nazionale, in media è in aumento, altresì in 7 Regioni in controtendenza si evidenziano decrementi:

  1. Regione Calabria                 - 55,4%
  2. Campania                            - 49,1%
  3. Sicilia                                  - 20,5 %
  4. Friuli                                   - 16,3 %
  5. Umbria                                - 8,9 %
  6. Liguria                                 - 5,1 %
  7. Lombardia                           - 2,4 %

Nel complesso, con l’ eccezione della Provincia autonoma di Trento(+827,6 %) ed in quella di Bolzano (+310,8 %) dove si riscontra un aumento; i ticket su “altre” prestazioni registrano un calo generalizzato di spesa e introiti per tutte le altre Regioni italiane. La notevole discrepanza d’introito per le Province autonome di Trento e Bolzano possono essere spiegate dalla migliore contabilizzazione degli importi nelle voci corrette (ticket ambulatoriale e pronto soccorso, e dalle progettualità sanitarie realizzate in queste Regioni come ad esempio: programmi intensivi di vaccinazione e l’accurato monitoraggio delle esenzioni e recuperi dei ticket.

 Fonte

Quotidiano Sanità

Ph.: www.outsourcing-pharma.com