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Torino: Il Tar annulla il concorso. Le domande del quiz postate su Facebook

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 10/05/2017 vai ai commenti

Piemonte

 

Il concorso che avrebbe permesso l’assunzione di 150 infermieri è stato annullato.

(Concorso Torino: 7000 speranze di “diventare” infermiere)

L’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute di Torino lo ha annunciato in una nota, solo ieri, ad un giorno dalla prova d’esame scritta prevista per i concorrenti che avevano superato le prove selettive “incriminate”.

Il Tar ha annullato il concorso a seguito del ricorso avviato da 19 infermieri che avrebbero ravvisato palesi scorrettezze durante lo svolgimento della prima selezione.

Per i quasi 7000 concorrenti le prove si erano svolte in tre turni, in tre giorni diversi; i test somministrati molto simili tra di loro, avrebbero avvantaggiato i concorrenti dei giorni successivi al primo, anche perché alla fine della prima prova, sui social media, sarebbero state postate foto dei test con relativa risposta.

Vizio di imparzialità e trasparenza, queste le ragioni del Tar che ha accolto il ricorso.

La poca tempestività nel comunicare l’annullamento del concorso è stata non solo motivo di delusione ma anche di non pochi disagi per quei 2.500 concorrenti già in viaggio, provenienti da tutta Italia e persino dall’estero, per sostenere le prove scritta, orale e pratica che si sarebbero tenute lungo tutta la settimana.

Denaro speso in biglietti aerei, pullman e treni ed in alberghi, la difficoltà di ottenere un giorno di permesso da lavoro ed adesso si trovano a soggiornare a Torino senza un motivo, con in tasca un sogno infranto e tanta rabbia, che ognuno per ragioni diverse riversa su chi ha deciso di ricorrere bloccando tutto o verso l’azienda incapace di mettere in atto i giusti accorgimenti atti a non invalidare le prove.

Furibondi, promettono di trovarsi domani sotto i cancelli delle Molinette per manifestare, perché questa beffa non passi sotto silenzio, perché tutti sappiano.

Il colpo di grazia non è stato inferto solo agli infermieri speranzosi, ma anche alla sanità torinese che, già in ginocchio, si troverà ad affrontare un’estate “rovente”, vista la cronica carenza di infermieri che queste annunciate 150 assunzioni avrebbe potuto risolvere in parte.