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FVG. Emergenza in emergenza nell'isontino. NurSind: "Volontariato come supporto, non come sostituzione dell'infermiere"

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La Redazione
Pubblicato il: 17/05/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaFriuli Venezia Giulia

Altavilla: «Volontariato come supporto, non come sostituzione dell'infermiere. Si revochino primari amministrativi esi  assumano sanitari. Bisogna fermarsi prima che sia troppo tardi».

 

I provvedimenti dell’Aas 2 Bassa Friulana-Isontina che contemplano, per il soccorso territoriale, un massiccio ricorso alle associazioni di volontariato in sostituzione di professionisti dipendenti del servizio sanitario pubblico regionale destano grande sconcerto e preoccupazione nel Nursind. «Visto che la motivazione addotta dall’Azienda è quella della carenza di risorse, ci chiediamo quanti primari amministrativi ci sono in Aas? - è l'interrogativo del segretario regionale del Nursind, Gianluca Altavilla -. Il timore che questa distorsione possa dilagare in altre aree della regione appare più che fondato: non ci stiamo a diventare come la Lombardia».

Il fatto che questa sia una pericolosa distorsione è confermato dalla Regione: nel Piano regionale dell’emergenza si legge che “per assicurare elevati standard professionali, il personale sanitario che compone gli equipaggi di soccorso territoriale è dipendente del servizio sanitario regionale”.

«Quasi la metà del lavoro degli infermieri nel soccorso territoriale di Aas 2 sarà invece effettuata dal volontariato, quindi in evidente violazione alle disposizioni regionali - mette in luce Altavilla -. E' anche previsto che, in caso di chiamate contemporanee, l’attività di soccorso avanzato, quindi gli interventi in codice rosso e giallo, possa essere svolta da equipaggi senza infermiere. Entrando nel dettaglio, nel territorio dell’Aas 2 è prevista la presenza in tutto di 12 autoambulanze di soccorso, delle quali 8 di soccorso avanzato con infermiere a bordo (ALS) e 4 di soccorso di base senza infermiere (BLSD), che effettuano gli interventi in codice verde o bianco, e di 2 automediche».

L’Aas 2, con determinazione n. 209/2017, ha definito uno schema di convenzione per il servizio di soccorso, che prevede che le organizzazioni del volontariato forniscano 9 autoambulanze sulle 12 totali, un’automedica 24 ore al giorno e una 12.

In particolare, si prevede che il volontariato garantisca, con mezzi e personale propri:

- la presenza dell’infermiere su 4 di queste 5 autoambulanze di soccorso avanzato;
- tutte le autoambulanze di soccorso di base (4 su 4) con autista e due soccorritori;
- un automezzo medicalizzato per 24 ore al giorno e uno per 12 (escluso il medico).

Dell’orario necessario per assicurare l’intero servizio di soccorso territoriale, l’Aas 2 prevede che sia coperto dal volontariato il 47 per cento per gli infermieri.

«Tale orario è equivalente 22  posti di lavoro  infermiere - osserva Altavilla -. L'emergenza, diamante della riforma che doveva essere in carico con personale proprio dell'Azienda, adesso viene appaltata? Altro dato di riflessione: sino a ieri nella postazione di Lignano vi erano infermieri, ora soccorritori».

E conclude: «Per adesso, con determinazione 347 del 11 c.m., si apprende che viene revocato per autotutela, al fine di approfondire analisi dei dati presentati e  per verificare la correttezza della comparazione. Chiediamo al direttore generale Pilati di revocare completamente il progetto e all'assessore Telesca di fermarsi a riflettere. Basta dire che tutto va bene: si parla di vita o di morte. Basta fare campagna elettorale per il 2018. In sanità ci son più primari amministrativi che sanitari: revochiamoli e assumiamo infermieri  Ci aspettiamo che anche l'ordine professionale intervenga, visto che è a rischio la salute del cittadino».