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"Non smettete di studiare", Stefano Carlin, infermiere, racconta la sua storia

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 28/06/2017 vai ai commenti

Narrative Nursin(d)gToscana

 

Gli infermieri tornano sui banchi di scuola pronti a riprendersi un pezzo di vita.

Comincia così il racconto di Stefano Carlin, 47 anni, infermiere pisano, affidando il suo fiume di parole cariche di coraggio e di speranza ad una testata giornalistica. (da Huffingtonpost).

Ne parla adesso, emozionato, che si appresta ad affrontare gli esami di maturità, fianco a fianco alla nuova generazione, con la quale condivide in fondo le stesse paure e le stesse speranze.

Quelle paure che a 18 anni lo avevano spinto a lasciare gli studi, dopo una bocciatura al quarto anno del liceo linguistico che frequentava a Como.

Voleva fare l’infermiere, e quella bocciatura gli avrebbe fatto solo perdere tempo, così interruppe il suo percorso di studi per cominciare quello di infermiere, ai tempi si accedeva con il secondo anno di superiori al corso regionale.

Arrivano presto i rimpianti per una scelta affrettata, e da una chiacchierata a cena con amici riparte una un progetto di vita, quello di riprendersi quanto si era negato.

Non è stato facile ricominciare a studiare dopo 27 anni, ma le difficoltà hanno alimentato la sua voglia di farcela e quella voglia famelica di saperne sempre di più: “Lo studio mi ha riaperto la mente. Quando hai 18 anni non ti rendi conto quanto sia importante. Da adulto riscopri la meraviglia di imparare cose nuove e di approfondire certi temi che ti accompagnano tutta la vita”.

A settembre mi iscriverò a Scienze infermieristiche.”

Perché raccontarvi questa storia?

Perché sia da esempio per chi non ha mai completato gli studi per i più disparati motivi. Perché sia da esempio per chiunque si senta arrivato, ma in questo mondo che evolve non si arriva mai, è importante quanto vitale, informarsi, aggiornarsi.

“Non smettete mai si studiare”

Questo il monito di Stefano ai giovani e meno govani.