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144 milioni di anziani vittime di abusi ogni anno

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 22/07/2017 vai ai commenti

Studi e analisi

In estate purtroppo di frequente si registra una recrudescenza di maltrattamenti, abbandoni e abusi verso i soggetti più deboli che affidano il loro sostentamento a chi ne ha responsabilità e dovere.

Gli abusi negli anziani sono riconosciuti a livello mondiale come un grave problema, tuttavia rispetto ad altri tipi di violenza, resta sempre il fanalino di coda delle priorità da affrontare nelle politiche di salute pubblica. L'abuso degli anziani è una grave violazione dei diritti umani, un oneroso e complesso problema di sanità pubblica. Le vittime patiscono sofferenze gratuite, inutili e registrano un aumentato rischio di morbilità, mortalità, istituzionalizzazione, ammissione ospedaliera, con ripercussioni negative sulle famiglie e sulla società in generale.

Nonostante la gravità delle sue conseguenze, notevoli lacune persistono nella stima del fenomeno abusi sugli anziani.

Di recente è stata pubblicata sulla rivista Lancet, una importante revisione sistematica e meta-analisi quantitativa di studi di prevalenza a livello globale e regionale, chiamata PROSPERO. L’analisi ha quantificato che tra il 2002 e il 2015 la prevalenza globale degli abusi negli anziani è stata del 15,7%, circa 1 su 6 adulti anziani. Ogni anno, considerando la popolazione globale degli adulti di età superiore ai 60 anni, sono 141 milioni gli anziani vittime di abusi.

Le stime di prevalenza per i sottotipi di abuso sono stati più alti per gli abusi psicologici 11,6%, seguiti da quelli finanziari 6,8%, i comportamenti negligenti 4,2%, gli abusi fisici 2,66% e quelli sessuali il 0,9%. Sono state trovate associazioni significative tra le stime generali di prevalenza e le dimensioni del campione, la classificazione dei redditi e il metodo di raccolta dei dati, ma non con il sesso.

Con questa nuova indagine è emersa una percentuale significativa di abusi + 1,4%, rispetto alle precedenti stime che lo attestavano al 14,3%.

Il rigoroso protocollo di ricerca PROSPERO, il primo del suo genere a utilizzare meta-analisi per quantificare le previsioni di prevalenza, esaminando l'influenza delle caratteristiche demografiche e metodologiche, ha identificato 38 544 studi e validati solo 52, ritenuti idonei per l'inclusione nello studio.

28 i paesi inclusi dall'indagine, rispettivamente provenienti: 5 studi dalle regioni del Pacifico occidentale, 5 dall'Asia sudorientale, 15 dalle Americhe, 25 dall’Europea e 2 dalla regione orientale Mediterranea.

Il progetto è stato realizzato con il finanziamento del Social Sciences and Humanities Research Council of Canada e dal Dipartimento di ricerca sull'invecchiamento dell'Oms.

Comprendere la dimensione degli abusi degli anziani è un primo passo fondamentale per evitare questo tipo di violenza e nell'approcciarsi verso interventi di contrasto nelle politiche di sanità pubblica. La mancanza di consenso nella definizione e nella misurazione degli abusi anziani e dei suoi principali sottotipi (abusi psicologici, fisici, sessuali, finanziari e di negligenza) hanno determinato ampie variazioni e stime contradditorie di prevalenza. Ad esempio, le stime nazionali nel 2016 hanno consegnato tassi di abuso tra il 2 - 6% nel Regno Unito, il 4% in Canada, il 4 – 18% in Israele e dal 3 al 29% in Spagna.

Lo studio rivela consistenti variazioni geografiche nelle stime di prevalenza degli abusi, con l'Asia dal 2 al 20%, l'Europa dal 4 al 15%, e nelle Americhe dal 7 all’11%.

Prospero ha ulteriormente definito anche la terminologia degli abusi negli anziani e riconosciuto 5 tipologie di maltrattamenti.

  • Abuso generico: "un atto singolo o ripetuto, od omissione di azione appropriata, che provoca danni o disturbi ad una persona anziana e che si esplica in un qualsiasi rapporto in cui ci sia un'aspettativa di fiducia/affidamento".

1. Abuso fisico: quando una persona anziana è ferita a causa di colpi, calci, spinte, schiaffeggiamenti, bruciature o altri scenari in cui è implicato un contatto fisico forzoso e prepotente.

2. Abuso sessuale: comporta la forzatura di una persona anziana a partecipare ad un atto sessuale quando l'anziano non è nelle condizioni di esprimere il suo consenso consapevole.

3. Abuso psicologico o emotivo: comportamenti che danneggiano l'autostima o il benessere di una persona anziana. Gli esempi comprendono, comportamenti/atteggiamenti non rispettosi, spaventarli, porli in imbarazzo, non lasciare che l'anziano veda amici e familiari.

4. Abuso finanziario: azioni di appropriazione indebita, illegale di denaro, proprietà o beni di una persona anziana

5. Negligenza: mancato rispetto delle esigenze di base di una persona anziana. Queste necessità includono cibo, alloggio, abbigliamento, assistenza e cure sanitarie.

 Conclusione

Nonostante i molti punti di forza dello studio Prospero, si osservano diverse limitazioni che dovranno essere affrontate nelle future ricerche. La maggior parte degli studi inclusi nella meta-analisi sono provenienti da paesi ad alto reddito. Scarsi o assenti gli studi del Sud-Est asiatico e dall’Africa, che sembrano avere tassi di abusi più elevati rispetto a quelli sviluppati. Inoltre questi studi di prevalenza dovrebbero utilizzare metodi analoghi per consentire confronti omogenei con ogni paese.

 

Fonte

Lancet Global Health

Ph: newportricheyinjury.com