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Storie di infermieri: specializzata e con 5 titoli tra lauree e master ma, non bastano per poter tornare a casa.

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/08/2017 vai ai commenti

LazioNursing

Dopo l'ennesima delusione provo a scrivere queste righe che non verranno mai prese in considerazione perché sono un semplice cittadino e un semplice lavoratore né ricco e né con un cognome importante. ..mi presento sono B. D. infermiera specializzata e con 5 titoli tra lauree e master ma non bastano per poter tornare a casa...ho 33 anni una vita di sacrifici uno stipendio da fame visto che devo pagare fior di soldi tra tasse e affitti per poter vivere in maniera dignitosa. ..non ho più amici a forza di viaggiare sto perdendo la mia famiglia gli anni passano e non mi sto godendo niente purtroppo. ..un posto pubblico preso con regolarità e dignità a Pordenone. .arrivare a Firenze con le mie sole forze e comunque avere un turno che non mi permette di tornare dai miei cari. ..mi sento tradita, sì, tradita dal mio paese, da un paese che credevo migliore e che volevo contribuire a migliorare, un paese a cui ho creduto andando contro a tutto e tutti. ..mi sono battuta per avere un posto nella ASL Rm H...risultato dicono che la regione blocca le assunzioni. ..la verità è che tutti gli utenti non presentano le nostre come la mia in questione domanda di mobilità presso la regione. ..non chiedo il posto di lavoro me lo sono preso a Pordenone.

..delusa amareggiata ma non riesco a non svolgere più questo lavoro ..non posso cambiare sia per la mancanza di altri impieghi sia per rispetto a me stessa che ho faticato tanto per cercare di ottenere il giusto con il giusto. ..mi è stato negato. 

Se solo ci mettessimo tutti nella condizione di essere coscienti che siamo tutti uguali ma con ruoli diversi e che siamo tutti di passaggio forse ci si aiuterebbe con più umiltà e umanità invece di ragionare per "potere" che si assume e ci viene dato chissà per quale motivo. ..

Credo alla mia professione, credo ai miei malati, credo ad una sanità migliore. .non credo più alle istituzioni, alla meritocrazia e al bel paese. .non mi è stato concesso di tornare a casa a me. come a tutti gli infermieri sequestrati lontani dai loro cari. ..per risparmiare sulla sanità non è questo il modo e per avere fiducia nel futuro non è certamente così che la si ottiene.

Scrivo tra la rabbia,  le lacrime e la consapevolezza che a nessuno interessa di leggere e figuriamoci di rispondere con provvedimenti concreti. .per dei poveri disgraziati destinati a prendersi cura degli altri senza far sapere al mondo che i primi a stare male siamo proprio noi infermieri. B. D. un'infermiera onesta! !...questo quanto scrivevo 2 anni fa e ovviamente le cose sono andate evolvendosi sempre peggio...sblocco turnover tanto decantato e mai sottoscritto, commissariamento finito o no mai dichiarato ufficialmente, precari stabilizzati da altre graduatorie fuori regione e non hanno mai alzato palmo anzi subito il lavoro sotto casa, un art.30 dgls 165 mai preso in considerazione sempre con mille se e mille ma pur di non accettare le proposte degli "esiliati" una 104 in mano con un famigliare morente a cui non posso dedicare gli ultimi respiri, a proposito si accettano trasferimenti solo in ambito regionale..non è vero, è una legge internazionale e tale andrebbe interpretata non che ognuno faccia ciò che vuole, una famiglia che non mi posso costruire facendo la zingara, amici... gli unici amici sono solo i miei colleghi fuori regione come me che mi comprendono e mi danno la forza di andare avanti, un sistema sanitario organizzativo che se ne frega, un ministro Lorenzin che tutela le donne... ..sono una donna e non sono tutelata neppure come singolo cittadino lavoratore, non si sta chiedendo il posto di lavoro, acquisito con sacrificio e con regolarità, non dico non sia giusta la politica di stabilizzare ecc..dico e chiedo vengano rispettati i patti...mobilità, concorsi, stabilizzazioni, ma non a livello regionale ma extraregionale... e direi piuttosto in fretta. D.B.