Iscriviti alla newsletter

Accoglienza migranti: un manuale per gli operatori sanitari

Daniela Sardodi
Daniela Sardo
Pubblicato il: 25/10/2017 vai ai commenti

AttualitàMarche

Uno strumento per operatori dell’accoglienza e  per tutti quei soggetti che intervengono a vario titolo nella  gestione sanitaria dei migranti . Un  manuale in cui si  chiariscono  ruoli e responsabilità dei  servizi sanitari regionali delle Marche.

A mettere a punto il manuale  operativo, dopo un anno di lavoro, l’Osservatorio regionale sulle Diseguaglianze nella Salute (OdS) in collaborazione con un gruppo regionale di lavoro multidisciplinare composto da professionisti del SSR (Servizi di Igiene e Sanità Pubblica, Servizi per la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, pneumotisiologi ,specialisti vari e assistenti sanitari).

Il lavoro nasce dall’ esigenza di definire modalità e percorsi condivisi per la prima accoglienza/assistenza sanitaria (a livello clinico assistenziale e a livello normativo)  e dall’esigenza di conoscenza da parte degli operatori dell’accoglienza dei rischi a cui sono soggetti nel lavoro quotidiano con i profughi, nonché  delle precauzioni da mettere in atto per la tutela della propria salute.

Potrà apparir strano, ma quest’ultimo aspetto è poco conosciuto, sia dagli operatori dei centri di accoglienza, sia  dalle Forze dell’Ordine che, con comportamenti dettati più dal buon senso che da indicazioni normate, spesso mettono  a repentaglio la propria salute.

Riguardo questo tema, nel manuale viene sottolineato come la tutela della salute degli operatori dell’accoglienza, non vada realizzata sottoponendo i profughi ad una infinita serie di esami, ma attraverso l’informazione e la formazione degli operatori in merito alla valutazione del rischio  e alla conseguente adozione di  misure di sicurezza e di  dispositivi di protezione individuali. Grande attenzione è dedicata alla sorveglianza attiva della tubercolosi   al fine di individuare e curare  precocemente  le persone colpite, ma anche per evitare che una patologia ormai residuale per la realtà italiana, possa avere una recrudescenza. Un gran numero di   profughi provengono, infatti,  da paesi ad elevata incidenza di tubercolosi.

In sintesi, il manuale  “Accoglienza sanitaria dei migranti forzati, tutela della salute pubblica e dei lavoratori dei centri di accoglienza” della Regione Marche”,  messo a disposizione degli operatori dell’accoglienza  ( Prefetture, Questure, Polizia, Carabinieri, Comuni, Ambiti Territoriali Sociali, Enti gestori e rispettivi medici competenti), dal SSR,  ribadisce  i  seguenti punti:

  • normativa che garantisce la tutela della salute dei richiedenti protezione internazionale;
  • ruolo del SSR in tutte le fasi dell’assistenza;
  • Centralità dell’assistenza del medico di medicina generale;
  • protocolli ed indicazioni sui percorsi da seguire per la prima valutazione sanitaria e  per lo screening dei migranti ;
  • inappropriatezza  della prima visita  all'arrivo dei migranti, contestualmente alle operazioni di fotosegnalazione (presso gli stessi Uffici Immigrazione delle Questure);
  • rispetto della privacy e  necessità del consenso informato (questioni ovvie, ma spesso non rispettate quando si tratta di profughi);
  • utilizzo nei servizi sanitari della mediazione interculturale, così come previsto dalla legge regionale ( DGR Marche  573 del 6 giugno 2017);
  • rispetto delle norme generali di prevenzione ed igiene  per la tutela della salute dei lavoratori dei centri di accoglienza ( a carico degli  Enti gestori dell’accoglienza ).

 

 

Fonte: Qs

Ph credit: emergency live