Iscriviti alla newsletter

Napoli .Bimbo di due anni muore di meningite: era vaccinato

Daniela Sardodi
Daniela Sardo
Pubblicato il: 28/10/2017 vai ai commenti

AttualitàCampania

E’ morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cotugno di Napoli, Pasqualino  un  bimbo avellinese di due anni . A spegnere la sua giovane vita una meningite da pneumococco, una forma della patologia non infettiva e per la quale il piccolo risultava vaccinato.

I fatti

Il dramma di questa famiglia di Monterforte Irpino comincia a prendere corpo  nel pomeriggio di martedì, quando il piccolo Pasqualino inizia  ad accusare i primi sintomi: malessere generale, febbre alta. I genitori, padre operaio e madre infermiera presso una casa di cura dell’avellinese, decidono di portare subito il bambino al Moscati di Avellino. I medici del reparto di Pediatria sottopongono immediatamente Pasqualino ad una Tac, visita neurologica e terapia antibiotica, ma le condizioni appaiono da subito critiche. I sanitari, posta la diagnosi di meningite, decidono il trasferimento all’ospedale Cotugno di Napoli, nosocomio specializzato in malattie infettive. Nonostante i medici abbiano fatto di tutto per salvare questa giovane vita, non c’è stato nulla da fare, Pasqualino è morto mercoledì sera nel reparto di  rianimazione  dell’ospedale napoletano.

Il dramma di questa famiglia avellinese, consumatosi nell’arco di meno di 48 ore, riaccende i riflettori sul dibattito dell’obbligatorietà dei vaccini. La legge nazionale, entrata recentemente in vigore, rende obbligatori dieci vaccini e ne «raccomanda fortemente» altri quattro: anti-meningococco B, anti-meningococco C, anti-rota virus e anti-pneumococco. 

Dal Dipartimento di prevenzione della Asl di Avellino si apprende che il bimbo era stato sottoposto a completa copertura vaccinale, anche al vaccino antipneumococco ( Prevenar 13) da qui lo sconcerto della comunità in cui il piccolo viveva.

Questi tragici eventi mettono, dunque, in luce la necessità di una maggiore informazione della popolazione, onde evitare panico, ma anche immotivata sfiducia nei confronti del sistema sanitario nazionale.

Come spiegano gli esperti in particolari circostanze, anche in presenza di un vaccino, si può verificare l’eventualità di una meningite pneumococcica che  porta al decesso del paziente. Le particolari circostanze riguardano pazienti immunodepressi, pazienti in cui non si è verificato l’atteso attecchimento, o casi in cui il vaccino non contenga lo specifico sierotipo da cui è stato colpito il paziente.

Va sottolineato, infatti, che il vaccino pneumococcico (Prevenar 13) contiene solo 13 varianti del batterio responsabile della meningite pneumococcica a fronte  dell’esistenza di 92 sierotipi. 

Infatti, una delle ipotesi che spiega la tragedia che ha  investito  questa famiglia dell’avellinese,  è che il tipo di Pneumococco che ha colpito il bimbo di due anni, non fosse  tra quelle tredici varianti  contenute nel  vaccino attualmente disponibile. A questa ipotesi ne va aggiunta un’altra: un incompleta risposta immunitaria del piccolo. A chiarirlo, nei prossimi giorni, i risultati dei prelievi autpotici. Nel  frattempo, la notizia che la forma di meningite che ha colpito il piccolo Pasqualino non è tra quelle contagiose,  ha tranquillizzato la comunità di Monteforte Irpino e il panico è rientrato.

 

Ph Credit: Napoli Today

Fonte: Il Mattino