Contratto statali. Firmato nella notte l’accordo. Incremento economico insoddisfacente

E’ stato firmato nella notte l’accordo per il rinnovo contrattuale,riservato agli statali delle Funzioni Centrali, i dipendenti dei Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti pubblici.

E’ stato sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Unsa, mentre non hanno sottoscritto La FLP (e la sua confederazione CGS) così come anche la USB e la Confintesa.

L’ accordo prevede un aumento contrattuale mensile di 85 euro lordi, con una forbice che va dai 63 ai 117 euro.

A questi è stato aggiunto un elemento perequativo, una sorta di bonus o extra da 20 euro suddiviso per 10 mensilità, per le fasce di reddito più basse.

Il Contratto firmato stanotte, farà da apri pista ai contratti degli altri comparti, compreso scuola e sanità.

Gli aumenti stipendiali partiranno da Marzo 2018.

Il contratto, secondo la Flp, ha previsto un “incremento economico” del tutto insoddisfacente non solo a recuperare gli anni di blocco contrattuale, ma anche il triennio 2016/2018 (pochi spiccioli che decorreranno a regime dal mese di marzo 2018).
Una mera riscrittura, addirittura limitativa e peggiore delle stesse norme che in questi anni i diversi governi che si sono succeduti hanno voluto per penalizzare i lavoratori pubblici.
Inasprimento delle sanzioni disciplinari, limitazione del diritto alla salute ed alle cure mediche.
Mancata revisione dell’ordinamento professionale (creazione di una commissione di studio al suo posto), limitazione sulle materie oggetto di partecipazione sindacale come l’orario di lavoro, l’organizzazione del lavoro e la formazione che vengono espunti dalle materie di contrattazione.
Infine non sono previste le specifiche sezioni contrattuali, con il risultato di omogeneizzare al ribasso tutte le attuali situazioni previste dai diversi contratti confluiti nelle Funzioni centrali (Agenzie fiscali, Enti Pubblici non Economici, Enti ex art, 70 e Ministeri).
Rinviamo a un successivo notiziario i vari approfondimenti.

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