Iscriviti alla newsletter

Le riflessioni di un infermiere. Manifestare, diritto inalienabile

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 21/01/2018 vai ai commenti

NurSind dal territorioSicilia

di Emilio Benincasa

 

Dopo anni di attesa per il rinnovo del CCNL in sanità, gli infermieri ancora una volta si apprestano a essere sacrificati sull'altare. Il rito è sempre lo stesso, ossia quello del mancato riconoscimento sostanziale della professione.
Non entro nel merito degli interventi legislativi di recente approvazione, come la trasformazione ordinistica della professione ed altri, e a cui molti soggetti a vario titolo plaudono sonoramente, vorrei ricordare, sommessamente, che tali provvedimenti sono in ritardo di DIECI ANNI, quindi, colmano SOLO le assenze di una politica letargica e soporifera verso la professione.

La prima riflessione da fare sulla mobilitazione generale, che è stata

annunciata dal NurSind e dal Nursing up, a mio avviso è quella di avere consapevolezza del valore di una protesta, dato che ormai viene percepito come una perdita di soldi e/o tempo, mentre non si afferra che questo valore restituisce dignità ad un diritto(di sciopero) e consente a ciascuno di noi di esercitarlo a pieno, di essere visibili, di farci sentire...
Il diritto allo sciopero, alla protesta, alla mobilitazione, ha un enorme valore intrinseco e non alienabile, ossia quello della condivisione e della solidarietà, e che nel passato ha permesso l’emancipazione di milioni di lavoratori verso riconoscimenti e condizioni di lavoro migliori. Diritti acquisiti con enormi sacrifici di altri lavoratori, che oggi corriamo il rischio di perdere con passiva rassegnazione poiché abbiamo perso la voglia di lottare. Di difenderci.

Il diritto allo sciopero o in senso lato a manifestare, rientra tra quelle cose che nella vita non hanno prezzo.

Dobbiamo tutti essere consapevoli, di tale diritto; dobbiamo manifestare al di là della piattaforma sindacale di giuste rivendicazioni che le OO.SS. si apprestano a fare, dobbiamo scioperare per noi stessi, per il nostro benessere lavorativo, per la nostra professione.

Dobbiamo trovare altre motivazioni, che provengono da quello che facciamo ogni giorno; noi siamo Presenti, come professione, durante tutto il ciclo della vita, dalla nascita alla morte, aiutiamo migliaia di persone a superare momenti difficilissimi della propria esistenza, e ad oggi rappresentiamo spesso SOLO un costo in sanità e non invece come io credo un valore aggiunto. Noi siamo sempre pronti per gli altri, ma ora dobbiamo esserlo per noi, senza retrocedere di un passo, vogliamo essere riconosciuti in pieno.

Dobbiamo manifestare per le condizioni inumane ed emergenziali di lavoro a cui tantissimi colleghi sono sottoposti, soprattutto se la nostra di condizione lavorativa è migliore di altri.
Mi auguro che questa volta il vento della protesta sia molto partecipato; noi del NurSind saremo compatti e solidali, e invito tutti i colleghi ad aderire, soprattutto quelli iscritti in altre OO.SS. Che hanno deciso di co-abitare nei palazzi della politica firmando accordi a tutti i livelli; mortificando il
ruolo del sindacato e dimenticandosi il proprio mandato di rappresentanza.
Oggi distinguersi nel sindacato è diventata una sfida, noi siamo ciò che rappresentiamo, INFERMIERI.

Cogliamo tutti insieme questo momento, e consapevoli aderiamo in massa alla mobilitazione de NOSTRI sindacati.

Un caloroso abbraccio a tutti gli infermieri...
UNISCITI A NOI E DIFENDI I TUOI DIRITTI