Iscriviti alla newsletter

Il 14 per cento degli infermieri appendono la divisa al chiodo, causa stress e mancanza di risorse

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 18/04/2024 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

Il 14% degli infermieri vuole lasciare la professione. E’ quanto emerso dal progetto europeo Meteor effettuato in Belgio, Paesi Bassi, Polonia e Italia e presentato oggi presso la sala conferenze di Europe Experience, durnate l’evento “Desertificazione sanitaria: verso una nuova alleanza per colmare il vuoto”, ospitato dall’Europarlamentare Beatrice Covassi e organizzato da Cittadinanzattiva nell'ambito della XVIII edizione della Giornata Europea dei diritti del malato. Durante l'iniziativa, sono stati presentati i dati di tre progetti europei - Ahead, Meteor e Oasis - che pongono l'accento sull'urgenza di affrontare la desertificazione sanitaria su tutto il territorio europeo.

Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, ha sottolineato l'importanza di un'azione congiunta tra istituzioni, professionisti sanitari e cittadini per contrastare questa disuguaglianza nell'accesso alle cure e promuovere il diritto alla salute per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro residenza.

L’europarlamentare Beatrice Covassi ha ribadito l’importanza di mettere la salute al centro delle politiche comunitarie, evidenziando l’emergenza post-COVID-19 come ulteriore spinta per questo obiettivo. Covassi ha anche sottolineato la necessità di garantire solidarietà intergenerazionale e proteggere la salute pubblica in un contesto di trasformazioni demografiche in corso.

Le preoccupazioni riguardo alla disponibilità di medici di medicina generale sono ulteriormente accentuate dalla ricerca Oasis, che evidenzia un profilo di età avanzata della forza lavoro medica in Italia, con più del 55% dei medici che ha più di 55 anni. Ciò pone una sfida aggiuntiva nel garantire una forza lavoro sufficiente e qualificata nel sistema sanitario nazionale.

Dal progetto Meteor emerge anche un tasso significativo di operatori sanitari che intendono lasciare la professione o cambiare ospedale, spesso a causa di condizioni lavorative stressanti e carenti di supporto e risorse. Il 16% dei medici e l’8% degli infermieri intende lasciare il proprio ospedale e tali percentuali si invertono se consideriamo l’intenzione di lasciare del tutto la professione sanitaria (lo dichiara il 9% dei medici e il 14% degli infermieri. “Sono maggiormente a rischio gli operatori sanitari più giovani e coloro che lavorano sotto stress, in contesti ospedalieri caratterizzati da carenze organizzative e inadeguatezza di attrezzature e materiali e da un clima interno poco collaborativo e stimolante. Tra le politiche in grado di trattenere la forza lavoro sanitaria, lo studio ha evidenziato come più efficaci quelle a sostegno del personale, la formazione mirata e specifica per la leadership, la retribuzione competitiva, l’alleggerimento del carico burocratico e l’adeguamento delle piante organiche”, dichiara Domenica Matranga, Professoressa ordinaria di statistica medica presso l’Università di Palermo, partner progetto METEOR.

La ricerca condotta da Cittadinanzattiva ha inoltre rivelato che, nonostante le difficoltà incontrate dagli operatori sanitari, persiste una forte convinzione nel valore del Servizio Sanitario Nazionale e nella sua centralità come bene pubblico. Tuttavia, è evidente la necessità di interventi mirati per migliorare le condizioni lavorative e garantire un accesso equo e universale alle cure sanitarie per tutti i cittadini italiani.

da Cittadinanza attiva