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Incontro con il Ministro della Salute On. Lorenzin.

Daniele Carboccidi
Daniele Carbocci
Pubblicato il: 25/07/2013 vai ai commenti

Comunicati Stampa

 

 Positivo incontro con il Ministro della Salute On. Lorenzin. Il Nursind, nel ribadire l’esigenza di partire con il rinnovo contrattuale accoglie con favore la disponibilità di rivedersi già a settembre per trattare i problemi concreti che interessano l’organizzazione del lavoro e la governance del SSN.

Il Nursind, il sindacato rappresentativo degli infermieri, in occasione dell’incontro di oggi presso il Ministero della Salute con il Ministro Lorenzin, il dott. Leonardi Direttore generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del SSN e le sigle sindacali del comparto sanità ha ribadito la necessità di affrontare al più presto i seguenti punti che interessano una parte importante dei professionisti della sanità:

1. Rinnovo del Contratto di lavoro: la richiesta è di sbloccare il contratto già dal prossimo anno ma se ciò non fosse possibile c’è la disponibilità da parte sindacale di iniziare a discutere la parte normativa anche con valenza economica a partire dal 2015 in modo da avere certezza che la proroga del blocco non spuri anche il 2014; 2. Le professioni sanitarie non mediche ed in genere le figure del comparto non debbono essere considerate “figlie di in dio minore”. Per loro si chiede parità di trattamento in tema di libera professione, di creazione della figura dell’infermiere di famiglia a garanzia della continuità assistenziale che presieda l’assistenza territoriale (di particolare utilità per non far cadere tutto il peso assistenziale della cronicità e fragilità sulle famiglie già in difficoltà), di non essere gli unici a pagare il conto delle riorganizzazioni delle strutture e delle unità operative. Il momento di crisi che stiamo vivendo deve essere visto anche come un’opportunità per valorizzare le molte risorse presenti nel sistema in primis gli infermieri. Si attende ancora oggi il recepimento attraverso l’accordo stato-regioni del documento elaborato proprio dal Ministero della Salute e attualmente fermo al MEF, sulle competenze avanzate del personale infermieristico. 3. Il problema della disoccupazione giovanile degli infermieri: in Italia i dati OCSE confermano che ci sono troppo medici e pochi infermieri in rapporto al numero di abitanti. Così, a nostro parere, nel SSN ci sono troppi dirigenti sanitari rispetto al personale sanitario non dirigente. Urge superare il blocco del turn over ed investire sulla professionalità degli infermieri che posso benissimo occupare spazi che oggi sono ancora coperti dalla dirigenza medica, con notevole risparmio economico e valorizzazione del percorso formativo compiuto. E’ stato, inoltre, presentato al Ministro il documento allegato sulla possibilità per gli infermieri di anticipare l’età pensionabile a fronte di una permanenza a part time degli ultimi anni di lavoro.

Su questi temi – ed altri proposti dalle altri sigle sindacali – il Ministro si è dimostrata aperta a ricevere proposte concrete di risoluzione dei problemi che affliggono il sistema. Attualmente l’impegno principale è rivolto alla soluzione del problema delle specializzazioni e del precariato. Abbiamo con piacere accolto la dichiarazione di non aver pregiudizi sul tema della libera professione infermieristica e sull’istituzione della figura dell’infermiere di famiglia (di cui abbiamo consegnato un documento) e la volontà di vigilare ed accelerare gli atti normativi sulla valorizzazione della professione (legge sull’ordinistica). La promessa, a conclusione dell’incontro, è di proseguire la collaborazione con le rappresentanze dei lavoratori per la trattazione di singoli aspetti, già dai primi di settembre, che possano essere utili a migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e valorizzare le competenze acquisite nei percorsi formativi che molto spesso i professionisti si sono pagati di tasca propria.