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Riforma degli Ordini: il DDL Lorenzin approvato al Senato. Ora passa alla Camera.

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 26/05/2016 vai ai commenti

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Il Senato ha approvato il testo del disegno di legge elaborato dal Ministro per la Salute Beatrice Lorenzin riguardante la riforma degli Ordini delle professioni sanitarie e la sperimentazione clinica.

 

Nei 14 articoli del testo le novità che il DDL  Lorenzin  vuole introdurre ricalcano quanto anticipato a suo tempo (Clicca), allorchè il testo passò dalla Commissione all’Aula.

La riforma degli Ordini professionali vede l’istituzione degli Ordini (e relative Federazioni nazionali) delle professioni infermieristiche, delle ostetriche e degli ostetrici, delle professioni sanitarie della riabilitazione, dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (in quest'ultimo ordine confluisce anche la professione di osteopata, istituita, con il proprio Albo, secondo le disposizioni dello stesso DDL Lorenzin).

Presso l’Ordine degli Ingegneri viene introdotto l’elenco certificato degli ingegneri biomedici e clinici, mentre il Consiglio nazionale dei chimici diventa Federazione nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici, e viene regolamentato secondo le norme relative agli Ordini delle professioni sanitarie.

Viene istituita inoltre la professione di chiropratico, mentre gli Ordini degli Psicologi e dei Biologi passeranno sotto il controllo del Ministero della Salute e rientreranno entrambi fra le professioni sanitarie.

Ma il DDL si occupa anche di farmaci e farmacie, prevedendo i principi e i criteri direttivi secondo cui il Governo dovrà procedere, su delega del Parlamento, a una revisione della disciplina in materia di sperimentazione clinica dei farmaci per uso umano.

In tema di farmacie è prevista la possibilità di svolgervi all’interno attività da parte di professionisti sanitari non farmacisti (ad esclusione delle professioni abilitate alla prescrizione) anche con forme di compartecipazione agli utili.

Regolamentate inoltre le pene per l’esercizio abusivo delle professioni sanitarie e prevista la possibilità di inserire i medici in formazione specialistica all’interno delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale.

Viene infine istituito il ruolo della dirigenza sanitaria per il Ministero della Salute, e definite la attribuzioni di competenze alle Regioni ordinarie, a quelle a statuto speciale ed alle province autonome.

Un testo accolto accolto con grande soddisfazione dalla Presidente della Commissione Sanità del Senato, Emilia Grazie De Biasi, che parla di “un passo molto più importante di quanto molti di noi possano pensare” e capogruppo PD in Commissione Sanità, on. Dirindin, che pone l’accento su una riforma che va a rinnovare profondamente un assetto che risale a 70 anni fa.

Anche il Sottosegretario di Stato alla Salute, on. Vito De Filippo, rimarca come il DDL vada ad ammodernare e rinnovare profondamente l’intero assetto delle professioni sanitarie in Italia, che avvia un atteso processo di riconoscimento di alcune professioni (infermieri, ostetrici e tecnici sanitari in primis) al rango di Ordini professionali, nonché l’introduzione di nuove professioni; il tutto all’interno di un sistema ordinistico che evolve verso le necessità dei cittadini e dà risposte alle rivendicazioni di decine di migliaia di professionisti.

Con queste considerazioni il Sottosegretario De Filippo si auspica che ora, dopo l’approvazione del Senato (contrari soltanto il Movimento 5 Stelle, mentre la Lega si è astenuta), anche l’aula di Montecitorio licenzi il provvedimento in tempi rapidi, liberandone così il grande potenziale.

 

Fonte: Quotidiano Sanità; Riforma Ordini e sperimentazioni cliniche. Il Senato approva ddl Lorenzin. Sì alle professioni di osteopata e chiropratico. Il testo va ora alla Camera