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Sassari: in svolgimento le assemblee a oltranza del personale

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La Redazione
Pubblicato il: 16/07/2016 vai ai commenti

NurSind dal territorioSardegna

Terza giornata consecutiva di assemblee congiunte Asl Aou a Sassari

 

La Segretaria NurSind Sassari Fausta PileriCome da programmi, constatata la mancata risposta alla lettera con cui NurSind Sassari e l'autonoma sindacale costituita da Fials, Fsi e NursingUp che in extremis ha comunque aderito all'iniziativa, minacciavano un'eclatante convocazione di assemblee del personale a oltranza, si sono svolti nelle giornate del 13, 14 e 15 gli incontri del personale.

L'azienda ospedaliero universitaria che metteva a disposizione i locali, autorizzava infatti solo l'assemblea del 13 sostenendo che il monte ore disponibile fosse da intendersi per sigla, riportando a sostegno di tale teoria, un accordo interconfederale della triplice del 20 dicembre 1993 siglato con la Confindustria. Qualcosa a cui non credere se non avessero però avuto il coraggio di metterlo per iscritto. Secca e pronta e la risposta che ha comunque prodotto per i due giorni a seguire, il teatrino del rimpallo della responsabilità su chi dovesse autorizzare l'uso dello spazio. Il risultato è stato far perdere minuti di tempo prezioso aggiungendo però una prova al comportamento antisindacale dell'azienda che continua a negare, così come la Asl, la convocazione di un incontro che si continua comunque ad attendere.

In altri tempi, la sola minaccia di un'assemblea avrebbe fatto tremare le gambe a qualcuno. A Sassari invece la scellerata condotta politica di tutto il Servizio Sanitario Regionale con la nomina dei commissari straordinari, ha di fatto reso questi personaggi, totalmente blindati e immuni da qualsiasi critica, chiusi nelle stanze delle direzioni e sordi a tutto perché così gli è stato comandato. La riprova la si ha nel fatto che tutte le lettere inviate ai commissari avevano tra i destinatari anche l'assessore alla sanità, la direzione generale dell'assessorato e la commissione consiliare sanità.

Le ragioni che hanno condotto alle assemblee sono molteplici e ve ne abbiamo dato conto in un precedente articolo del sette luglio (Leggi); l'attribuzione delle fasce è stata solo l'ultima goccia, certamente voluminosa, che ha fatto traboccare il vaso secondo quanto riferito nell'articolo del 27 giugno (Leggi). Nelle assemblee si è parlato di turni, di produttività ferme al 2014, di regolamenti, di ferie e tanto altro grazie ai contributi dei segretari e agli interventi dei convenuti. Non c'è stato un argomento su cui i partecipanti si siano trovati mai in disaccordo, tanto che le mozioni proposte hanno sempre avuto un voto unanime. La più immediata, quella attraverso cui si chiederanno le dimissioni degli attuali vertici aziendali, rei di una gestione fallimentare come mai si era visto a Sassari.

Il teatro delle assemblee si sposta ora lunedì ad Alghero, a casa della Asl che ha già fatto sapere di avere autorizzato l'uso di un locale per un solo giorno, senza indicare, come contratto recita, un altro spazio per i giorni a seguire. La Asl ha anche avuto il coraggio di definire “sicuramente anomala la modalità di convocazione dell'assemblea a oltranza che se attuata, comporterebbe il blocco di molte attività assistenziali e si configurerebbe come una forma di protesta non prevista”. Non si è posta la Asl il problema delle ragioni di questa anomalia e anche in questo caso la risposta non si è fatta attendere, con una lettera che non lascia dubbi sul fatto che da lunedì e per una settimana ad Alghero prima e ad Ozieri poi, il personale sarà in assemblea permanente.

Leggi il comunicato stampa del 14 e i precedenti