Iscriviti alla newsletter

Carenza di Infermieri nel presidio ospedaliero San Rocco di Sessa Aurunca (CE). La denuncia del NurSind

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 26/06/2019 vai ai commenti

CampaniaComunicati StampaNurSind dal territorio

A distanza di una settimana da quando il P. O. San Rocco è balzato agli onori della cronaca, per la chiusura dell’ambulatorio di Ginecologia per carenza di Medici, un’altra tegola sta per abbattersi sull’Ospedale di Sessa Aurunca. 

Il NurSind, guidato a Caserta da Antonio Eliseo, è intervenuto con una nota inviata al Prefetto di Caserta, al direttore generale dell’Asl ed al sindaco di Sessa Aurunca.

Sessa Aurunca - "Siamo oramai giunti quasi al termine del mese di giugno ed i turni di servizio per il prossimo mese di luglio del personale infermieristico afferente alla Sala Operatoria ancora non sono stati firmati, anzi, non se ne vede neanche l’ombra. Pare che neanche questa emergenza, che ha la sua rilevanza nella “mission” preoccupi più di tanto il Direttore Sanitario Moretta". Cosi tuona Antonio Eliseo segretario territoriale NurSind di Caserta. 

"Ci auguriamo per il benessere di tutti, - continua Eliseo -  che il Direttore Sanitario abbia la soluzione a portata di mano. Intanto l’emergenza è reale e ha bisogno di risposte certe da parte della Direzione Strategica, ecco perché abbiamo deciso di investire in questa vicenda il Commissario di Governo al quale chiediamo un autorevole intervento. Certo sarà complicato assicurare un servizio essenziale con solo 6 infermieri divisi su tre turni lasciando un solo infermiere nel turno notturno ed utilizzando l’istituto della reperibilità (che è prevista solo su malattia), come sostituzione dell’orario di servizio, cosa non prevista dal CCNL".

"Che il personale fosse insufficiente per pianificare la turnazione,  il Direttore Sanitario ne era già al corrente,  - dice il segretario NurSind - così come è stato informato il Direttore di UOC di Anestesia e Rianimazione, visto che la coordinatrice della Sala Operatoria, con nota scritta evidenziava la difficoltà a partorire un turno che rispettasse i carichi di lavoro, che non demansionasse il personale  vista la carenza di personale di supporto, che rispettasse il riposo previsto dalla Carta Costituzionale, nonché dal  contratto di lavoro , turni che rispettassero i parametri normativi della 161/2014 , che fossero garantiti al personale i  riposi compensativi previsti dal CCNL".

Il NurSind, nella nota inviata al Prefetto di Caserta, al Direttore Generale dell'ASL ed al Sindaco di Sessa Aurunca ricorda il Decreto legge 9/Aprile / 2008 n .81 art. comma 1 lettera b, che recita: Il Datore di lavoro è Responsabile della salute mentale e sociale dei propri dipendenti e deve adeguare le proprie competenze, accrescendo le proprie conoscenze in materia, alla luce del “nuovo bene giuridico da proteggere.

Dal NurSind si chiedono se il loro datore di lavoro protegga o meno le sue risorse umane, oppure li stia stressando con turni di lavoro insostenibili.

Il rappresentante del NurSind inoltre si domanda: "Visto che al Luglio le unità Infermieristiche presenti sono 6 ed ancora i turni di servizio non sono stati prodotti, come pensa, il Management dell'ASL ad assicurare il servizio di Sala Operatoria ad agosto quando gli infermieri saranno solo 5, tenendo presente che la popolazione aumenta visto anche l’afflusso turistico in quelle zone? Da parte nostra non vorremmo che la soluzione sia quella di bloccare gli interventi di elezione. Anche perché questa scelta, non solo limiterebbe l’attività di ricovero, ed i numeri delle attività calerebbe vertiginosamente, ma  sicuramente aumenterebbero gli interventi di urgenza, ed a farne le spese sarebbero gli utenti".

Dal NurSind chiosano ancora: "ci chiediamo cosa vuole farne la politica di questo presidio ospdealiero. I Cittadini di Sessa, non sono utenti di serie “B” e sopratutto chiediamo con forza la motivazione per la quale gli operatori sanitari del comparto, devono pagare sulla loro pelle tutti i rischi medico legali, che una organizzazione approssimativa pone sulle loro spalle. Per quale oscura logica bisogna trovarsi ad affrontare una emergenza seria (un distacco di placenta, la rottura di una milza, un parto prematuro difficile), con un solo infermiere, nell’attesa che arrivi quello reperibile? Ma perché bisogna pagare in termini di vite umane per inefficienze gestionali?"

"Oramai siamo consapevoli di trovarci di fronte una classe Dirigente Apicale che non riesce a trovare soluzioni, - contiuna il segretario NurSind - ma che non accetta nessun confronto, evidentemente si sente sicura che nulla osta la sua azione. Noi chiediamo solo che ai cittadini sia garantita secondo la norma, una adeguata assistenza e che la Struttura eroghi salute. Se la carenza di personale è un Emergenza Nazionale, la stessa non può essere una scusante, la salute della Cittadinanza va garantita e non vorremmo che dietro tutto questo si celasse altro, perché quando si è ritenuto di adoperarsi al meglio, gli strumenti si sono trovati".

Noi non siamo affascinati da logiche che non rispettino le normative vigenti, - conclude Antonio Eliseo - il nostro interagire con l’Illustrissimo Signor Prefetto nasce dalla speranza che il suo intervento possa stimolare  chi  ha la responsabilità di ricercare le opportune soluzioni affinché si garantisca il diritto alla salute”.