Così in Romania, gli italiani diventano infermieri senza studiare: scandalo false lauree

Lauree false per la professione infermieristica, senza frequentare corsi né tirocini. E senza neanche conoscere la lingua locale, nonostante fossero emesse da istituti della Romania.

 Sono dodici  le perquisizioni che hanno avuto luogo nelle contee di Ilfov e MureÅŸ, nell'ambito di un'indagine riguardante un presunto caso di istruzione fittizia che coinvolge cittadini italiani. Si tratta di un'operazione volta a smantellare un presunto inganno che ha permesso a diversi individui di ottenere lauree illegali per esercitare la professione di infermiere generale nell'Unione Europea.

L'accusa è grave: si parla di costituzione di un gruppo criminale organizzato, falsificazione di documenti, uso di informazioni false e divulgazione di segreti o informazioni riservate. Secondo fonti vicine all'inchiesta, undici cittadini italiani sarebbero stati beneficiari di tali lauree contraffatte.

L'indagine coinvolge una vasta gamma di soggetti, tra cui studenti italiani, il presunto capo del gruppo, docenti e rappresentanti della scuola, nonché funzionari dell'Ispettorato Scolastico Provinciale di MureÅŸ e un rappresentante dell'Ordine degli Infermieri Generali, Ostetriche e Infermieri della Romania - Filiale di MureÅŸ.

L'iniziativa è condotta dalla Direzione Investigativa della Criminalità Economica della Polizia di Stato Romana, sotto la supervisione della Procura presso il Tribunale di MureÅŸ. Finora, dalle indagini è emerso che, dal 2019 ad oggi, presso una scuola post-laurea, sarebbe stato attuato un meccanismo illegale che ha consentito l'istruzione fittizia di cittadini italiani, seguito dal rilascio di lauree fraudolenteper l'esercizio della professione di infermiere generale in Europa.

Nel prosieguo dell'inchiesta, verranno eseguiti mandati di comparizione per otto persone sospettate, al fine di informarle sui loro diritti e doveri processuali e procedere con gli interrogatori.