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Ospedali. Caos ferie estive. Tagli dei posti letto ed accorpamenti dei reparti

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 19/06/2018 vai ai commenti

Attualità

All'AOU di Padova chiusi interi piani,  in provincia di Bari 300 posti letto in meno, al Gaslini di Genova rinviate 50 procedure chirurgiche.  

Reparti accorpati, padiglioni deserti con su scritto "chiuso per ferie" e sale operatorie a marcia ridotta.

Infermieri ed i medici hanno diritto, come qualsiasi lavoratore, di andare in ferie.  Unico problema è che l'utenza ed i cittadini rischiano di ritrovarsi ospedali che funzionano al 50%.

A farne le spese sono gli interventi di routine e i posti letto delle unità di degenza. E' scontato dire che le urgenze-emergenze sono garantite, ed anche i pronto soccorso sono aperti H 24.

Ad esempio a Padova il taglio dei posti letto riguarda circa 150 pazienti compresa l’intera area di pediatria, che si vede costretta a traslocare in altro padiglione della struttura riducendo di fatto tutte le attività.

La direzione generale fa sapere che nessun reparto chiuderà, anche se nei prossimi due mesi mancheranno all’appello circa trecento persone al giorno con ovvie ripercussioni sull’organizzazione del lavoro.

Dal Policlinico assicurano che saranno mantenute inalterate le attività principali, come la rianimazione e l’unità trapianti, metre altri servizi programmati saranno accorpati. Garantito il diritto alle ferie dei dipendenti.

A Imola i nosocomi tagliano quattordici posti letto in medicina generale, quattro in pediatria.

Anche a Udine, tagli dei posti letto.  Nella città friulana i posti letto si riducono di una sessantina di unità e si prevede anche la sospensione del day surgery e una riduzione dell’attività ambulatoriale.

Al Gaslini di Genova sono già state rinviate all’autunno circa cinquanta procedure chirurgiche e i vertici dell’ospedale hanno deciso di assumere a tempo determinato cinque infermieri interinali.

Ma i tagli non riguardano solo le strutture del Nord Italia.

All’Asl Napoli 1 chiudono gli ambulatori e gli sportelli per concentrare il personale nei pronto soccorso.

In provincia di Bari chiusi per il periodo estivo 300 posti letto e reparti accorpati fino alla riapertura delle scuole.

All'ASP di Caltanissetta sono le sigle sindacali che lanciano l’allarme, "Mancano Infermieri Medici e personale di supporto in quasi tutti i reparti". 

Interviene anche il Tribunale dei diritti dell'ammalato.

«Va bene tutto, ma i diritti dei pazienti non vanno mai in ferie», sbotta il coordinatore nazionale del Tribunale dei malati (Tdm), Tonino Aceti: «Il problema è annoso, ogni giugno si presenta puntuale: quest’anno tuttavia è acuito da diverse problematiche».

E cioè: «La Corte dei Conti ha bollato una riduzione sui finanziamenti pubblici nel settore salute per il triennio 2015-2018 di circa undici miliardi.

In tre anni i medici ospedalieri si sono ridotti di 9mila unità, ne servirebbero almeno 5mila per mettersi in pari con la giusta turnazione lavorativa e se si guarda agli infermieri i numeri sono anche più spaventosi».

Sì, perché per gli Infermieri si parla di quasi 60mila posti vacanti. «Questo», continua Aceti, «porta ripercussioni sui servizi: si allungano i tempi d’attesa, gli interventi devono essere riprogrammati, e col personale ridotto cala l’attenzione alla persona».

Fonte: Libero quotidiano

Photo credit: Web