Iscriviti alla newsletter

A Sassari si protesta per una situazione grave e l'azienda non fa che peggiorare il clima

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 23/07/2016 vai ai commenti

NurSind dal territorioSardegna

Una convocazione che sa di presa in giro per NurSind Sassari

 

Con comunicazione del 6 luglio, il giorno dopo aver ricevuto la lettera con cui NurSind Sassari e l'Autonoma Sindacale indiceva le assemblee a oltranza (Leggi), l'AOU dava appuntamento alle OOSS per il 21 luglio. Una buona notizia se fosse per l'ordine del giorno: buoni pasto. Con l'assorbimento del personale Asl del SS Annunziata nella nuova Aou si è infatti palesata la differenza tra regolamenti relativi a orario di servizio e valore del buono pasto, 5 euro per gli ex asl fruito per due volte grazie ad un vecchio accordo che prevedeva e prevede ancora l'ingresso di notte alle 21:00 e 7 euro per il personale storico Aou incassato una sola volta per chi comincia la veglia alle 22:00. Questa dualità non è più ammissibile e si vuole uniformare tutto ovviamente al ribasso pur in attesa di un giudizio chiesto alla regione sull'ammissibilità di un valore per buono aumentato comunque a 7 euro. L'azienda nutre poca fiducia su questa possibilità ed è chiaro su dove si voglia andare a parare.

Una convocazione praticamente inutile che ha spinto tutti a chiedere di discutere con l'azienda di tutti i temi che hanno condotto NurSind Sassari e l'autonoma sindacale a proclamare le assemblee ad oltranza del personale.

Si è scoperto quindi che la questione erogazione fasce e produttività è completamente bloccata. I fondi non sono certificati e per farlo ci sarà da aspettare mesi in un rimpallo di corsi e ricorsi tra azienda, revisori e un ente terzo di certificazione (lo stesso che non li ha certificati altre due volte nel passato dal 2007). Per di più, l'Aou non riconosce la delibera Asl del 31/12/2005 con cui usciva la prima graduatoria sulle fasce del personale che sarebbe diventato dipendente Aou il giorno dopo. Ritengono valida solo quella definitiva di giugno ma a loro giudizio inapplicabile perché deliberata da altro ente per personale sul quale non ha più competenza. Il personale ceduto a calci dalla Asl all'Aou, senza che questo potesse anche solo esprimersi, in virtù di un disegno di legge regionale condivisibile nell'intento di creare un'unica grande azienda ma preparato e realizzato come un muratore saprebbe creare un fine gioiello di alta oreficeria, rimane oggi deluso e preso di schiaffi da tutti i lati. Tanto più che gli ex colleghi della Asl si sono visti attribuire la progressione economica e pare, prossimamente parte di tutti gli arretrati. Significativo l'esempio di un collega che al 31 dicembre 2015 gioiva per il passaggio alla fascia D6 ma a luglio, ad un mese dalla pensione, si vedeva attribuire i calcoli come D5 perché la nuova azienda non riconosceva il passaggio giuridico maturato in Asl come per tutti gli altri. Un danno paradossale. Insomma, le garanzie sul fatto che il passaggio sarebbe avvenuto con tutto il bagaglio pare fosse l'ennesima presa per i fondelli. Altrettanto dicasi per tutti gli arretrati maturati nella Asl che devono ancora essere pagati dal 2014. Di ferie, personale, graduatorie, stabilizzazioni, liste d'attesa e quant'altro neanche a parlarne. L'azienda sembra un pugile suonato stretto all'angolo e impotente mentre in regione l'unica preoccupazione di questi giorni è scannarsi su dove avrà sede la asl unica e l'agenzia per le emergenze urgenze (Leggi). IL resto non conta e può andare tranquillamente a rotoli.

Lo strumento delle assemblee a oltranza ha funzionato in parte e i componenti la segreteria NurSind Sassari non nascondono un filo di delusione. Più dura l'opinione del dirigente Andrea Andrea Tirotto Segreteria Nursind SassariTirotto: “inutile che i componenti la segreteria si spacchino la schiena in quattro per promuovere le assemblee, due ore al giorno pagate pure, se poi ai colleghi manca il coraggio di compiere il loro dovere fino in fondo bloccando tutte le attività negli orari e nei giorni previsti. Nella riunione degli iscritti si era deciso questo. Lo abbiamo fatto anche in sinergia con altre sigle autonome per distinguerci dalla triplice che protesta di giorno e frequenta gli uffici dei direttori la sera. Se non si ha il coraggio di andare fino in fondo vuol dire che va bene così. Vuol dire che ci meritiamo tutto quello che arriva o peggio che ci negano. A tutti i pavidi e gli ignavi capaci solo di sperare che le sette ore di lavoro finiscano al più presto, l'augurio di svegliarsi e di unirsi a noi! La situazione in Aou è drammatica, tutto era stato previsto ampiamente ma si è arrivati ben oltre la peggiore delle previsioni”.

Il personale Asl ha ancora l'opportunità dell'assemblea di mercoledì 28 a Ozieri, comunica la Segreteria, perché se è vero che qualcosa si è mosso, è comunque accertato che la situazione dei presidi di Alghero e Ozieri continua ad essere di grave crisi in ordine a carenze e inefficienze di ogni genere, così come per i servizi territoriali (Leggi).

L'ammissione di impotenza da parte dell'Aou invece, dimostra che lo strumento delle assemblee può essere ripreso così che in regione si diano una svegliata e mettano al timone qualcuno capace di assumersi responsabilità, dotandolo di strumenti idonei a sanare una situazione assurda e improcrastinabile.

La richiesta formale di dimissione dei vertici sarà presto formalizzata assicurano in segreteria NurSind, così come ogni atto di tutela delle prerogative contrattuali dei lavoratori e dei cittadini, cui è di fatto sottratto il diritto alla salute. Dopo il 28 si tireranno le somme e si deciderà il da farsi.

La Redazione