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Infrmieri e oss Cure Palliative ai tempi del Coronavirus - Hospice ASL 2

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 29/03/2020 vai ai commenti

AbruzzoCoronavirus

Siamo gli infermieri e OSS delle cure palliative aziendali, "diversamente" coinvolti dall'epidemia in corso.
Nei criteri di distribuzione dei Dispositivi Individuali di Protezione (DPI) anti covid 19, siamo considerati SCORE 2,ovvero la dotazione di DPI viene valutata dopo avere soddisfatto le richieste delle Unità Operative score 3 e 4 (UU. OO. in prima linea).
Questo ha significato, per molti giorni dall'inizio dell'epidemia, assenza totale di mascherine per noi... ma non abbiamo fatto storie, ci siamo organizzati in qualche modo a contenere l'afflusso di persone in hospice, ad evitare l'affollamento nelle camere mortuarie, ad intervistare pazienti e familiari prima di recarci a domicilio. Insomma ci siamo attenuti a tutte le possibili prescrizioni governative e aziendali, pur soffrendo il fatto di dover modificare il nostro mandato, che è quello di garantire ai nostri pazienti e familiari vicinanza (anche fisica), sostegno, presenza, consolazione... senza considerare che i nostri ospiti sono spesso febbrili, dispnoici, tossiscono, vanno aspirati ecc.
Ma non possiamo mettere loro una mascherina, si capisce perché.
I nostri hospice oggi sono insolitamente vuoti, silenziosi... di solito c'è chiasso e, paradossalmente, vita: ciascun paziente è confinato in stanza con un solo familiare, sempre lo stesso, non riceve visite e non vede persone che non siamo noi.
Nei nostri breafing a fine turno, tenendoci alla distanza dovuta, ci siamo ritrovati a pensare che in fondo noi ci possiamo ritenere ancora sufficientemente tranquilli, al contrario dei nostri "fratelli" che sono al fronte, in trincea. E per questa ragione abbiamo deciso di arrangiarci come potevamo, perfino indossando le mascherine che la moglie di un nostro paziente cuciva per noi!
Abbiamo poi saputo, ad un certo punto, che il decreto "salva Italia" aveva stanziato per i dipendenti pubblici (noi compresi) un bonus di 100 euro per chi ha lavorato nel corrente mese di marzo.
100 euro netti sui nostri stipendi sono davvero tanti! Leggendo meglio si capisce che il "premio" è variamente distribuito a seconda dei giorni lavorati e allora ci siamo detti :
- vuol dire forse che quelli che hanno dovuto stare in isolamento per 2 settimane per esposizione al coronavirus, verranno indennizzati solo per i giorni che restano?
- vuol dire che siamo "eroi" a marzo 2020 grazie al covid 19?
- vuol dire che, come al cameriere (con tutto il rispetto) che ti ha servito bene a cena, gli dai la mancia?
Allora... siccome siamo certi di valere ben di più, siccome vorremmo essere considerati non "eroi", ma professionisti seri e consapevoli tutti i giorni, mesi ed anni, siccome oggi non riteniamo di fare nulla di diverso da quello che sempre facciamo per i nostri assistiti, abbiamo deciso (noi, infermieri e OSS di cure palliative), nel rispetto anche dei nostri fratelli al fronte, di restituire al mittente il premio. Non sapendo come rimandarlo al governo, lo devolviamo alla nostra Azienda, purché ne faccia buon uso e lo impieghi nella protezione dei suoi utenti interni ed esterni. Buon lavoro a tutti noi.

Infermieri e oss Cure Intermedie e Hospice ASL 2 Torrevecchia - Lanciano