ASFO riorganizza gli infermieri, NurSind: Così si penalizzano competenze e reparti
Quattro infermieri spostati dalla Pneumologia alla Medicina e nuovi carichi assistenziali: il NurSind denuncia il rischio di perdere specializzazioni indispensabili nel nuovo ospedale.
Una riorganizzazione che sta generando forte inquietudine tra gli infermieri del Santa Maria degli Angeli, impegnati in questi giorni nel trasferimento verso il nuovo ospedale. Al centro delle preoccupazioni c’è la gestione delle due Medicine, destinate ad aprire con una dotazione complessiva di 120 posti letto, venti in più rispetto all’assetto attuale.
Sebbene l’avvio sarà graduale – con 108 posti effettivamente attivi nella fase iniziale – la dotazione del personale infermieristico rischia di non essere sufficiente. Per sopperire al fabbisogno immediato, l’ASFO ha disposto lo spostamento di quattro infermieri dalla Pneumologia alle Medicine, e contestualmente ha chiesto a tre infermieri di Chirurgia di rientrare in Pneumologia per colmare i vuoti lasciati.
Una manovra definita “preoccupante” da NurSind, che insieme alla UIL FPL ha inviato una lettera ufficiale alla direzione generale e al presidente dell’Ordine degli Infermieri, Luciano Clarizia. Nel documento, i sindacati denunciano una scelta che “finisce per penalizzare competenze maturate in anni di lavoro specialistico”.
Anche Clarizia mette in guardia sui rischi: uno spostamento così drastico del personale potrebbe creare “difficoltà operative nei reparti”, specialmente in un momento di transizione così delicato.
A ribadire con forza la posizione dei professionisti è Gianluca Altavilla, segretario territoriale NurSind, che sottolinea come il personale infermieristico, nel corso del tempo, sviluppi competenze tecniche e cliniche strettamente legate all’area operativa.
“Riassegnare infermieri senza un percorso formativo strutturato – afferma Altavilla – significa indebolire la specializzazione acquisita negli anni e mettere a rischio la qualità dell’assistenza”.
Per questo, il NurSind chiede che il numero dei posti letto delle due Medicine rimanga invariato, includendo anche i pazienti in appoggio fuori reparto, finché non saranno effettuate nuove assunzioni. Secondo il sindacato, ogni altra soluzione comprometterebbe sia la sicurezza dei pazienti sia l’equilibrio clinico dei reparti, proprio nel momento in cui il nuovo ospedale dovrebbe rappresentare un salto di qualità per tutta la comunità.
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