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Muore 26enne dopo intervento. Dopo 11 anni condanna definitiva per due infermieri, assolti i medici

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 27/05/2022 vai ai commenti

AttualitàCronache sanitarie

Omessa la presa in carico del paziente ed ogni prestazione sanitaria in termini di monitoraggio post operatorio e delle funzioni vitali, nonché in termini diagnostici e terapeutici, “con condotta qualificabile in termini di completa inerzia ne cagionavano il decesso”, è questo il reato per cui due infermieri dipendenti dell’Azienda “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro, sono stati condannati definitivamente a 6 mesi di reclusione.

Undici anni dopo la Corte di Cassazione mette la parola fine alla vicenda giudiziaria sulla morte di Antonio Folino, 26 anni, deceduto dopo un intervento chirurgico.

La storia

Secondo la ricostruzione dei fatti, il giovane si sarebbe recato in ospedale col padre Rosario, dopo essere stato visitato dal medico di famiglia che aveva diagnosticato delle aderenze all’addome.

E nel nosocomio cittadino il 26enne ci sarebbe arrivato con le sue gambe. In ospedale, i sanitari avrebbero poi confermato i sospetti del medico curante e il giovane fu operato, ma dall’anestesia non si sarebbe più risvegliato. Avrebbe incominciato ad espellere una sostanza mista di schiuma e sangue e nonostante le continue richieste di soccorso rivolte ai sanitari dai coniugi Folino, gli infermieri e il medico presente in reparto sarebbero intervenuti quando ormai non ci sarebbe stato nulla da fare. I quattro operatori sanitari, che finirono sotto inchiesta con l’accusa di omicidio colposo provocato da presunte omissioni, imperizia e imprudenza, avevano parlato di un normale decorso post operatorio, nonostante le condizioni di Antonio Folino stavano peggiorando fino a quando il suo cuore smise di battere soffocato dai liquidi, per un edema polmonare, come successivamente confermato dall’esame autoptico.

 

A gennaio 2022 sono stati assolti i due medici. La Corte di Cassazione ieri ha definitivamente confermato la condanna dei due infermieri, per omicidio colposo, in regime di cooperazione.

 

da La Nuova Calabria