Carcere di Arghillà, infermiere aggredito: il NurSind Reggio Calabria lancia l’allarme sicurezza
Sovraffollamento, carenza di personale e detenuti ad alta problematicità: il sindacato chiede interventi urgenti per tutelare gli operatori sanitari.
REGGIO CALABRIA 24/11/2025. La tensione all’interno del carcere di Arghillà, a Reggio Calabria, torna nuovamente a esplodere. Nel pomeriggio di sabato, durante la consegna della terapia, un infermiere è stato improvvisamente colpito al volto da un detenuto, senza alcuna motivazione apparente. Un episodio grave, che accende ancora una volta i riflettori sulle condizioni critiche in cui il personale sanitario è costretto a operare all’interno dell’istituto penitenziario.
Secondo quanto denunciato dal NurSind Reggio Calabria, l’aggressione non è un caso isolato, ma l’ennesima manifestazione di un clima ormai ingestibile: «Non possiamo continuare ad assistere impassibili alle continue aggressioni ai danni del personale sanitario dell’Arghillà», afferma il sindacato.
Un carcere sovraffollato e sempre più “deposito” di casi problematici
Il carcere di Arghillà, già segnato da un forte sovraffollamento, sta diventando – denuncia il sindacato – un contenitore di detenuti problematici trasferiti da altre strutture regionali perché difficili da gestire. Una scelta che ricade pesantemente sul personale dell’Asp di Reggio Calabria, che da anni investe nella sanità penitenziaria ma continua a fare i conti con una cronica difficoltà nel reperire professionisti disponibili a operare in contesti tanto critici.
La professionalità dell’infermiere e il sostegno del NurSind
Nonostante la violenza subita, l’operatore aggredito ha terminato regolarmente il suo turno di servizio, dimostrando grande professionalità e senso del dovere. A lui, il NurSind esprime “piena solidarietà e vicinanza”, ribadendo che nessun lavoratore dovrebbe essere lasciato solo in situazioni tanto pericolose.
Il NurSind chiede interventi immediati e misure strutturali
Il messaggio del sindacato è chiaro e diretto: “L’Amministrazione Penitenziaria deve garantire sicurezza e controllo all’interno degli istituti. Si intervenga sulla gestione regionale prima che accadano eventi irreparabili”.
Un appello forte, firmato dal Segretario Territoriale NurSind Reggio Calabria, Vincenzo Marrari, che richiama le istituzioni alle proprie responsabilità e chiede azioni immediate per tutelare chi, ogni giorno, assicura cure e assistenza anche nei contesti più difficili.
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