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Le vostre tesi: Il ruolo dell'infermiere nell' Awake Surgery

Isabella La Pumadi
Isabella La Puma
Pubblicato il: 12/10/2023

Professione e lavoroStudenti infermieri

Infermieristicamente aiuta gli studenti con le loro tesi. Pubblichiamo e divulghiamo i vostri questionari in modo da farvi avere più risposte possibili, quindi più dati da utilizzare!

Oggi divulghiamo il questionario di Ilenia Elena Sgobio, una studentessa del terzo anno del CdL in "Infermieristica" presso l' Università degli studi di Bari.
Per la sua tesi di laurea ha deciso di svolgere una ricerca sugli aspetti qualitativi dell'assistenza infermieristica al paziente sottoposto alla "Awake Surgery" (chirurgia "da sveglio") dalla fase pre-operatoria alla post-operatoria indagando, inoltre, su vantaggi e svantaggi di questa tipologia di intervento.

L’Awake Surgery, la cui traduzione è “chirurgia da svegli”, è una tecnica di neurochirurgia che permette di operare il cervello di un paziente sveglio. Con l’Awake Surgery il neurochirurgo può avvalersi del Mappaggio Corticale che, tramite neurostimolazioni al cervello del paziente mentre quest’ultimo è sveglio e cosciente, permette all’équipe chirurgica di ottenere un feedback immediato delle aree del cervello che coinvolgono il linguaggio, il movimento, la sensibilità, la vista.

Questa tecnica di neurochirurgia endocranica a paziente sveglio permette la rimozione di un tumore o di una malformazione cerebrale posizionati proprio in queste aree, salvaguardandone le funzionalità.

La chirurgia da svegli Awake Surgery viene proposta quando il tumore, nella maggior parte dei casi un glioma, interessa le cosiddette aree eloquenti, ovvero le aree del cervello che svolgono funzioni che necessitano di essere testate durante l’operazione. 

Questo significa che il paziente, come prima cosa, effettua una risonanza magnetica (RM) molto dettagliata che comprende uno studio funzionale, al fine di esaminare le aree cerebrali come l’area del linguaggio, l’area del movimento e l’area della sensibilità. 

Le informazioni della RM vengono trasferite in sala operatoria e, nel corso dell’intervento, il chirurgo esegue una tecnica di stimolazione cerebrale che permette di mappare queste aree funzionali e controllarne l’effettivo ruolo. 

Prima di eseguire l’Awake Surgery al paziente viene fatta un’anestesia locale, in modo che non senta dolore durante le fasi iniziali dell’intervento. Nella parte centrale dell’intervento chirurgico (quella in cui viene asportato il tumore o la malformazione) il paziente rimane sveglio, così da poterne monitorare lo stato neurologico nel modo più accurato possibile.

È ovvio però che non è indicata per tutti i casi presi in esame: è necessario che il paziente sia disponibile ad effettuare l’intervento chirurgico senza l’anestesia generale e che abbia un approccio sufficientemente tranquillo alla procedura. 

Prima dell’operazione i pazienti vengono adeguatamente preparati e durante l’intervento vengono assistiti sia da un infermiere che da uno psicologo, in maniera tale che tutto possa svolgersi nella massima sicurezza e con il miglior risultato clinico. 

La presenza del neuropsicologo durante l’Awake Surgery è fondamentale non solo per offrire un sostegno al paziente, ma anche per fornire al neurochirurgo un riscontro immediato sull’integrità funzionale del paziente.

Dunque il team multidisciplinare è di fondamentale importanza per l’applicazione di questa pratica chirurgica. Ilenia indagherà con la sua tesi il ruolo dell’infermiere in ogni fase, per rispondere al questionario clicca qui!

 

Credit

Dott. Alberto Franzin , Neurochirurgo https://www.franzin.org