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Le vostre tesi: I farmaci Biosimilari

Isabella La Pumadi
Isabella La Puma
Pubblicato il: 30/01/2024

Studenti infermieri

Infermieristicamente aiuta gli studenti con le loro tesi. Pubblichiamo e divulghiamo i vostri questionari in modo da farvi avere più risposte possibili, quindi più dati da utilizzare!

Oggi divulghiamo il questionario della laureanda Cesario Pamela, laureanda del Cdl in Infermieristica presso il Policlinico di Bari. Pamela sta conducendo una ricerca riguardo la conoscenza e la gestione infermieristica sui farmaci biosimilariCi chiede di compilare il suo questionario, rivolto a infermieri e studenti di infermieristica, che ha l’obiettivo di andare ad analizzare la conoscenza sull’argomento, attraverso anche l’utilizzo di soft skills utili all’infermiere per l’educazione all’assunzione di questi farmaci. Tra gli obiettivi finali c’è la ricerca di farmaci rientranti nella categoria dei biosimilari e di siti utili consigliati dagli infermieri ai loro assistiti per una miglior informazione sull’argomento.

I farmaci biosimilari sono medicinali “simili” per qualità, efficacia e sicurezza ai farmaci biologici di riferimento e non soggetti a copertura brevettuale. Un biosimilare e il suo prodotto di riferimento, pur essendo di fatto la stessa sostanza biologica, possono presentare differenze minori dovute a un certo grado di variabilità naturale, alla loro natura complessa e alle tecniche di produzione.

Un biosimilare viene approvato dall’Agenzia Europea per i medicinali (EMA) quando è stato dimostrato, attraverso un “esercizio di comparabilità”, che tale variabilità naturale e le differenze rispetto al medicinale di riferimento non influiscono sulla sua sicurezza ed efficacia. L'esercizio di comparabilità è basato su un robusto confronto “testa a testa” che procede per stadi e secondo specifici standard. Eventuali differenze presenti tra il farmaco biologico e il suo biosimilare non devono essere clinicamente rilevanti.

Per tale motivo, l’Agenzia Italiana del Farmaco, come espresso nel secondo Position Paper sui Farmaci Biosimilari, considera i biosimilari prodotti intercambiabili con i corrispondenti originatori (cosiddetto “switch”), tanto per i pazienti avviati per la prima volta al trattamento (naïve) quanto per quelli già in terapia.

A differenza di quanto avviene per i farmaci equivalenti, non è invece consentita la sostituibilità automatica tra farmaco biologico di riferimento e un suo biosimilare né tra biosimilari, pertanto la sostituzione da parte del farmacista dovrebbe avvenire solo dopo consultazione con il medico prescrittore.

La scelta di trattamento rimane infatti una decisione clinica affidata al medico e concordata con il paziente che, a sua volta, non può modificare la prescrizione ricevuta.

I biosimilari costituiscono, rispetto ai loro originatori, un’opzione terapeutica aggiuntiva e consentono il trattamento di un numero maggiore di pazienti garantendo più salute a parità di risorse.

Per questi motivi è fondamentale promuovere un dialogo costruttivo tra il medico e il paziente sulle scelte terapeutiche a disposizione, contribuendo, così, alla formazione di pazienti consapevoli e partecipi. In questo processo di educazione e formazione del paziente l’infermiere ha un ruolo importante, quindi è fondamentale un’adeguata conoscenza dell’argomento. E tu? Quanto conosci i farmaci biosimilari? Clicca qui e rispondi al questionario!

 

Credit

 

https://www.aifa.gov.it/farmaci-biosimilari