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Sicurezza in corsia: controlli antidroga per il personale sanitario

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 10/02/2025

AttualitàGoverno

Roma, 6 febbraio 2025 – La questione della sicurezza nei luoghi di lavoro torna al centro del dibattito istituzionale, questa volta con un focus sulle professioni sanitarie. La XII Commissione ha esaminato la risoluzione 7-00265, presentata dall'onorevole Imma Vietri, che chiede un aggiornamento delle normative vigenti per includere le professioni sanitarie nei controlli obbligatori sulla presenza di sostanze psicotrope e stupefacenti.

Un vuoto normativo da colmare

Attualmente, la normativa prevede accertamenti sanitari obbligatori per determinate categorie professionali a rischio, come autisti di mezzi pesanti, operatori di macchinari per la movimentazione merci e addetti alla gestione e trasporto di esplosivi. Tuttavia, tra queste non figurano le professioni sanitarie, nonostante la loro natura altamente sensibile e il loro impatto sulla salute pubblica.

Le disposizioni della Conferenza Stato-Regioni del 2006 e del 2007 stabiliscono infatti la verifica dell’assenza di alcol dipendenza e uso di droghe per alcune categorie lavorative, ma escludono inspiegabilmente i professionisti della sanità, limitando per loro i controlli alla sola dipendenza da alcol.

Sanità e sicurezza: una questione di responsabilità

Il settore sanitario, in particolare i reparti di emergenza e le sale operatorie, richiede livelli di attenzione costanti e un elevato grado di lucidità. La gestione di situazioni critiche, la somministrazione di farmaci complessi e l’esecuzione di manovre delicate non consentono margini di errore.

Secondo gli esperti di medicina del lavoro, l’assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti può compromettere gravemente la capacità di giudizio, i riflessi e la prontezza operativa, mettendo a rischio la vita dei pazienti e la sicurezza dei colleghi. Inoltre, studi scientifici segnalano un aumento dell’uso di queste sostanze nella popolazione lavorativa, rendendo ancora più urgente l’adozione di misure preventive specifiche per il comparto sanitario.

L'appello della XII Commissione al Governo

La risoluzione in esame impegna il Governo a collaborare con la Conferenza Stato-Regioni per adeguare la normativa e includere il personale sanitario tra le categorie soggette ai controlli obbligatori su sostanze stupefacenti e psicotrope.

L'obiettivo è garantire lo stesso livello di sicurezza già previsto per altri settori considerati a rischio, evitando un trattamento differenziato che potrebbe rivelarsi dannoso per la tutela della salute pubblica. Il principio è chiaro: chi opera in un contesto ad alta responsabilità deve essere sottoposto agli stessi standard di verifica che valgono per altri professionisti in ruoli critici.

L’adeguamento normativo rappresenterebbe un passo decisivo per la sicurezza sia dei pazienti sia degli operatori sanitari stessi, rafforzando il sistema di controllo e prevenzione in un settore che non può permettersi negligenze.

Prossimi sviluppi

Ora spetta al Governo valutare l’attuazione delle misure proposte e avviare un percorso legislativo che possa colmare questa lacuna normativa. Le associazioni di categoria e gli esperti del settore auspicano un intervento rapido e concreto, per garantire la massima sicurezza nelle strutture sanitarie e una maggiore tutela della salute pubblica.