San Camillo-Forlanini. Sale operatorie "occupate" da posti letto: il grido d'allarme del NurSind
COMUNICATO STAMPA NURSIND ROMA
ADESSO PURE LE DEGENZE IN CAMERA OPERATORIA

Non ci finisce mai di stupire il nostro Ospedale...
Da qualche tempo l'O.S. NurSind denuncia nelle sedi opportune all'interno dell'Azienda l'uso promiscuo delle sale destinate agli interventi neurochirurgici che improvvisamente si trasformano in posti letto di degenza critica. La situazione è nota in Direzione, letti e/o barelle che sostano nelle sale della Camera Operatoria Neurochirurgica bloccando, di fatto, gli interventi d'elezione.Â
Questi pazienti ad altissimo rischio sanitario sono ormai una costante all'interno dell'Unità Operativa e fluttuano con degenze dalla durata massima di ventuno giorni a degenze attuali di una settimana. Naturalmente alcuni parenti hanno segnalato queste situazioni all'URP, segnalazioni sicuramente lette ma cui non si è mai dato seguito. Questa è una storia che che da eccezionale è diventata un'abitudine tanto che i letti aggiunti nelle camere operatorie del Lencisi sono ormai parte integrante dell'ambiente lavorativo. Ora nella sala tre del padiglione Lancisi (parliamo sempre di camere operatorie) tre pazienti sedati ed intubati sono assistiti dal personale della Camera Operatoria che istituzionalmente dovrebbe fare altro e non un'assistenza diretta tipica di una rianimazione.
Questa situazione porta, come conseguenza, a una condizione igienica sanitaria al limite della normale decenza, dove la mancanza di filtro tra l'intervento e il paziente fa emergere una seria prevenzione delle infezioni. A tutto ciò si somma il malessere del personale infermieristico che, pochi giorni fa, ha inviato in massa lettere di trasferimento in aperta polemica con la situazione che si vive oggi.
L'O.S NURSIND viste le continue denunce da parte degli operatori sanitari chiede immediatamente all'Azienda il normale ripristino dei percorsi interni riguardo alla gestione dei pazienti critici, l'eliminazione dei posti letto nella sala tre della Camera Operatoria Neurochirurgica e quindi il ripristino di una situazione igienico sanitaria degna di questo nome.Â
Roma, 11 aprile 2014

Sono troppo pochi i posti letto e i pazienti vengono ricoverati nelle sale operatorie. Questo il problema che attanaglia il reparto di Neurochirurgia del San Camillo, dove una Nota pubblicata dal NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, lancia l'allarme lamentando l' "occupazione" di posti, con letti e barelle, della camera operatoria.
"Un uso promiscuo delle sale per gli interventi chirurgici - recita la nota del NurSind - che si trasformano in posti letto", un fatto che sembra una "costante all'interno dell'Unità Operativa" dove i pazienti "fluttuano con degenze della durata massima di 21 giorni a degenze attuali di una settimana".
E non si ferma la critica del sindacato, che precisa come "nella sala tre dl padiglione Lancisi vi sono tre pazienti sedati ed intubati, assistiti dal personale della camera operatoria che dovrebbero fare altro".
A spiegare il disagio la dottoressa Caterina Amodeo, direttrice della struttura sanitaria che precisa: "Ho già chiesto di aumentare il numero dei posti da 10 a 12. Purtroppo a causa della mancanza di posti letto e di infermieri - conclude Amodeo - siamo costretti a operare in queste situazioni pur di non abbandonare la mole di pazienti che necessita di operarsi".
(di Francesco Barresi)