Il Ministro Beatrice Lorenzin al programma Otto e Mezzo di La7 su: Fertility Day, intramoenia e tagli alla sanitÃ
Nella trasmissione del 23 settembre, Otto e Mezzo su La7, condotta da Lilli Gruber, l’ospite illustre è Beatrice Lorenzin Ministro della Salute, accanto la giornalista Bianca Berlinguer a pungolare sugli argomenti caldi come il fertility day, l’intramoenia per i medici del Servizio Sanitario Nazionale, le liste d’attesa Penelope per i cittadini e i tagli alla sanità nella prossima legge di bilancio.
Nel corso dei suoi interventi la Ministra Lorenzin chiarisce il suo punto di vista su questi temi.
Fertility day. Beatrice Lorenzin sostiene di non aver dato il “via libera” all’immagine dei manifesti e brochure apparse sui media. Per questo motivo,la responsabile della comunicazione della campagna è stata immediatamente sospesa e avviato un provvedimento disciplinare teso a chiarire la catena di errori che ha portato a questo “scivolone” sulla comunicazione. Le dimissioni dalla sua carica di Ministro, non le ha mai prese in considerazione, perché non possono essere i “rumors”, chi desidera solo polemizzare, a dettare le azioni di un Ministro della Salute, l’unico orientamento e guida sono le evidenze scientifiche. La campagna sulla fertilità è giusto intraprenderla, l’OMS rileva che il problema è mondiale e in Italia il 60% della popolazione non conosce cosa sia la fertilità, spesso se ne occupa quando è troppo tardi, solo il 4% delle donne dopo i 40 anni riesce ad avere un figlio. La comunicazione su questo problema è stata male interpretata anche a causa di questi “brutti” sbagli, in realtà il messaggio era indirizzato a tutti, donne e uomini, anzi in particolare agli uomini che sono meno propensi delle donne alla prevenzione sugli stili di vita, le visite precoci, l’alcool, fumo e alimentazione. Come Ministro dichiara di essere intervenuta direttamente anche nei LEA, includendo la diagnosi e cura dell’endometriosi e la fecondazione eterologa. Sull’erogazione dei trattamenti per la fecondazione assistita ci sono ancora molte disparità, in alcune Regioni è possibile accedervi pagando un ticket, in altre invece è impossibile e le coppie devono pagare anche 50-80 mila euro per questa tipologia d’interventi.
Interrogata dalle giornaliste sull’opportunità d’inserire l’educazione sessuale nelle scuole come fondamento anche della prevenzione sulla fertilità, Beatrice Lorenzin, concorda e riferisce che nella riforma della “buona scuola” sono allo studio programmi di prevenzione e ricorda che nella brochure della campagna fertilità day c’è anche l’informazione sul corretto utilizzo del profilattico. In conclusione incalza Lilli Gruber: Come mai in Italia una campagna all’inglese come il fertilità day? La Ministra risponde, … tutto si può migliorare, e lancia un appello affinché individui creativi possano suggerire, meglio se a costo zero, modalità comunicative diverse e accattivanti sull’argomento.
Intramoenia. Sull’opportunità politica di effettuare la sua abolizione si è più volte espresso il Governatore della Toscana Enrico Rossi. Ritiene che problema delle liste d’attesa si risolverebbe con la sua abolizione. Che il problema su cui puntare sia l’intramoenia, ne è convinto anche il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, recentemente sulla sua pagina facebook ha invitato i suoi cittadini a segnalare distorsioni relative a questo sistema di prenotazione a doppio binario.
Il nodo da sciogliere è: come mai i cittadini a pagamento accedono immediatamente alla prestazione, mentre gli altri devono attendere mesi?
Per Beatrice Lorenzin, il problema delle liste d’attesa non è focalizzato sull’intramoenia, ovvero la possibilità per il medico del Servizio Sanitario Pubblico di effettuare prestazioni in regime di libera professione, usufruendo della sede, strumenti e quant’altro della struttura pubblica nel quale lavora anche come dipendente.
Nella Regione Emilia Romagna, senza nessun’abolizione dell’intramoenia si sono abbattute le liste d’attesa, i cittadini attendono entro determinati limiti stabiliti dalle leggi sanitarie. L’organizzazione e la gestione sono fondamentali, le Regioni devono dotarsi di managers efficienti, che sappiano intervenire negli abusi, nella rete territoriale, regolamentando i flussi delle richieste e dell’offerta. Un manager sanitario dovrebbe essere giudicato anche in base a questi risultati, se non riesce a controllare le liste d’attesa, decade.
Tagli alla sanità. Impossibili per la Ministra Beatrice Lorenzin, “….Quest’anno il Fondo è stato di 111 mld, e nel Documento economico e finanziario si prevede che sia di 113 mld il prossimo. Certo, questa è una previsione di crescita".
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