Comparto sanità. Domani riparte la trattativa sul CCNL
Domani, martedì 29 aprile, alle ore 11, riparte la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto sanità. L'incontro, convocato dall'Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), vedrà al tavolo le principali sigle sindacali: Cisl, Cgil, Uil, Nursind e Nursing Up
La trattativa si era interrotta a fine febbraio senza risultati concreti, dopo il rifiuto di Fp Cgil, Uil-Fpl e Nursing Up di sottoscrivere la pre-intesa, giudicata insufficiente per il personale sanitario. Questo stallo ha impedito a migliaia di operatori di accedere agli aumenti economici e alle tutele previste.
L'Aran ha confermato uno stanziamento complessivo di 20 miliardi di euro per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego per i bienni 2022-2024 e 2025-2027, di cui 3,7 miliardi destinati al comparto sanità. Ciò comporterebbe incrementi medi di 172 euro mensili per il primo triennio e di 184 euro per il secondo, per un aumento complessivo di 356 euro al mese su 13 mensilità.
L'obiettivo dell'Aran è arrivare alla firma entro maggio, in modo da far partire gli adeguamenti entro l'autunno. Tuttavia, nessuna delle parti ha annunciato modifiche alle proprie posizioni prima dell'appuntamento di domani.
L'accordo economico, ritenuto insufficiente dalle sigle non firmitarie è sempre lo stesso e riconosce, a decorrere dall'1/1/2021, un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. Considerando anche le nuove indennità, l'accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%.
La trattativa di domani sarà quindi cruciale per determinare il futuro economico e professionale di migliaia di operatori sanitari. Le parti sindacali e l'Aran dovranno trovare un punto di equilibrio tra le risorse disponibili e le legittime aspettative del personale sanitario, che da tempo attende un riconoscimento concreto del proprio impegno.
L'esito dell'incontro sarà determinante per capire se si potrà finalmente arrivare alla firma del nuovo contratto entro i tempi previsti, garantendo così gli adeguamenti economici e normativi attesi da tutto il comparto sanità.