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Infermieri. Assunti come libero professionisti per sopperire ai sottorganici. Tutto quello che c'è da sapere sul contratto

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 14/06/2018 vai ai commenti

Leggi e sentenze

E’ sempre più frequente, nelle aziende sanitarie come nelle strutture private, ricorrere ad un espediente atipico per sopperire alla mancanza di organico infermieristico così come medico, ovvero ricorrere alla stipula dei contratti di libera professione.

Per cui riteniamo utile fornire al professionista delle informazioni sintetiche e chiare sulla tipologia di contratto e su cosa comporta intrattenere con la struttura sanitaria un rapporto di libera professione.

 

Richiamo giuridico dell’attività libero-professionale

L'incarico di libera professione è regolato dall’art. 2229 C.C. e seguenti, al fine di disciplinare le cosiddette attività protette, tipiche dei professionisti.

 

Modalità di esercizio della libera professione

L’infermiere Libero Professionista può organizzarsi ed esercitare in:

 

  • attività in forma individuale

  • studio associato

  • attività professionale associata

  • cooperativa sociale.

 

Adempimenti per la libera professione

 

  • Iscrizione Ordine professionale

 

  • Apertura Partita Iva. L' infermiere che contrae un rapporto di libera professione deve innanzitutto aprire o avere aperto una Partita Iva.

La partita Iva si apre in cinque minuti, presso un commercialista senza costi aggiuntivi.

Entro 30 giorni dall'inizio dell' attività libero professionale, l'operatore sanitario deve darne comunicazione alla FNOPI, da qui l'obbligo di iscrizione ad Enpapi.

L'obbligo di iscrizione ad Enpapi sussiste:

in forma individuale per i titolari di partita IVA

  • rapporto di collaborazione coordinata e continuativa

  • prestazioni di lavoro autonomo non abituale.

in forma associata in qualità di:

  • associato ad uno studio professionale;

  • socio di cooperativa sociale con rapporto di lavoro autonomo.

 

Versamento contributi Enpapi

Alcuni soggetti possono ottenere la riduzione del 50% del contributo soggettivo minimo, se:

 

  • svolgono, oltre alla libera professione, anche attività di lavoro dipendente con rapporto di lavoro a tempo parziale (part-time) con orario di lavoro inferiore o pari alla metà del tempo pieno (riduzione per contestuale lavoro dipendente)

  • rimasti inattivi per almeno sei mesi continuativi nel corso dell’anno solare (riduzione per inattività professionale)

  • gli iscritti che non abbiano compiuto il trentesimo anno di età all’atto della prima iscrizione all’Ente (riduzione per età)

  • gli iscritti, titolari di partita IVA, per i primi 4 anni di iscrizione all’Ente.

 

 

Anche se l'apertura della partita IVA non ha costi, ha comunque conseguenze onerose sul fatturato:

  • 5%di Iva allo Stato( se si rientra nel regime dei contingenti minimi, altrimenti è del 20%)

  • 15 – 20% all'Ente previdenziale

  • t15 - 20% di Anticipo per le tasse dell'anno successi.

     

Il regime dei minimi è un particolare regime fiscale italiano introdotto con la legge 24/12/2007 art 1, commi 96 – 117.

 

Può accedervi chi:

presume di avere un ricavo entro il limite dei trentamila euro l'anno;

  • non ha effettuato cessioni all'esportazione;

  • non ha dipendenti e collaboratori;

  • non ha erogato utili ad associati in partecipazione con apporto di solo lavoro;

  • non ha acquistato nel triennio precedente beni strumentali per un importo superiore a 15.000 euro.

 

  • Irpef e Irap scendono dal 20% al 5.

 

  • Domanda per la pubblicità sanitaria

La domanda per l’autorizzazione alla pubblicità sanitaria dovrà essere inoltrata all’Ordine di appartenenza dell’infermiere libero professionista, per le forme associative e le Società tra Professionisti anche all’Ordine competente, previa compilazione dei documenti che l’Ente dispone per l’iscritto.

 

  • Emissione Fatture

Il professionista singolo, una volta che ha ottenuto dall'Agenzia dell'Entrate il numero di partita IVA, potrà iniziare a fatturare le proprie prestazioni di servizi effettuate nei confronti del committente.

 

  • Dichiarazione dei redditi

     

  • Stipula Assicurazione Responsabilità Civile: individuale e a carico del professionista

     

  • Aggiornamento professionale (ECM): obbligatorio per tutti gli operatori sanitari, sia dipendenti che liberi professionisti

     

  • Posta Certificata (PEC).

 

A cosa non ha diritto il libero professionista?

L'infermiere non ha nessuna garanzia, non ha giorni di malattia retribuiti, non ha ferie retribuite, nessuna corresponsione di tredicesima.

 

Se ho già un contratto di lavoro subordinato, posso svolgere attività di libero professionista?

Nelle aziende sanitarie pubbliche la condizione per fare domanda per poter svolgere anche la libera professione è quella di possedere o convertire il proprio contratto ad un part-time al 50%.

Nel settore privato l’autorizzazione è vincolata dalla struttura da cui si è assunti al fine di non incorrere nel “conflitto di interesse”.

 

 

Da FNOPI Vademecum