Il trasporto intraospedaliero e la riduzione dei rischi correlati ai fattori umani. il Risk Score for Transport Patients
di Michela Cavallin
Un paziente che necessiti di trasferimento può presentare condizioni cliniche differenti:
- Paziente critico: chi, a causa della grave compromissione di uno o più organi e/o apparati, deve dipendere da strumenti di supporto, monitoraggio, terapia, delle funzioni vitali,
- Paziente instabile: chi, a causa della propria patologia, presenta insufficienze d’organo che necessitano di terapie atte al mantenimento dei parametri vitali che debbono essere controllate con costante attenzione ma il cui stato clinico può improvvisamente variare spontaneamente necessitando di nuovi interventi.
- Paziente stabile: colui al quale, pur se affetto da patologie concomitanti, non possa ragionevolmente accadere alcun deterioramento delle condizioni cliniche che lo porti ad essere definibile come paziente critico e instabile.
- Paziente evolutivo: chi presenta, nelle situazioni descritte ai punti I e III, una patologia che è noto, sulla base della letteratura esistente, lo predisponga a deterioramenti che possono essere in taluni casi prevedibili o potenziali entro un lasso di tempo più o meno lungo.
Ne consegue che il comportamento da tenere varia in funzione delle condizioni su indicate in particolare per quanto riguarda l’attribuzione del corretto team di trasporto a ogni singolo paziente.
La letteratura a disposizione non presenta evidenze scientifiche su un metodo univoco per classificare le necessità dei pazienti che richiedono un trasferimento; tuttavia, le uniche classificazioni note ed utilizzate nella pratica clinica anche in Italia sono quella di Eherenwerth ed il Risk Score for Transport Patients (RSTP) – modificata da Markakis (Figura 1)
La prima evidenzia criteri basati sull’osservazione clinica, la seconda si basa su parametri multipli, cui viene assegnato un punteggio che determina uno score finale. Non esistono tuttavia meta-analisi che abbiano verificato l’impatto di tali proposte su un numero di pazienti sufficiente per definire la specificità e la sensibilità di tali classificazioni e per questo motivo il “gruppo SIAARTI propone una classificazione che integra entrambe le scale al fine di identificare con maggiore sicurezza la criticità del Paziente e la tipologia dell’équipe di trasporto. Anche questa classificazione non ha riscontro in letteratura.
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