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Amari auguri di fine anno per i Coordinatori Infermieristici. Avviato ricorso giudiziario contro il CCNL 2016-18

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 15/01/2019 vai ai commenti

AttualitàContratto Nazionale

Fine anno 2018 senza festeggiamenti per i Coordinatori infermieristici italiani. Nell’ultimo numero  (dicembre 2018) della rivista dell’Associazione Coordinamento Nazionale Abilitati alle Funzioni Direttive dell'Assistenza Infermieristica – CNC (Coordinamento Nazionale Coordinatori), sono evidenziate le sopraggiunte difficoltà dovute al CONTRATTO DI LAVORO 2016-18 sottoscritto lo scorso maggio.

Nell’editoriale a firma della Presidente dell’Associazione CNC Dott.ssa De Togni Maria Gabriella, traspare la sorpresa, l’incredulità per cosa prevede il contratto ”… lo sfacelo…essere sottoposti a selezione generalizzata… compresi coloro che hanno sostenuto un concorso e coloro che sono in categoria DS, in cui è previsto l’esercizio di funzioni manageriali…”

Promesse non mantenute e disattese anche dalla Commissione Paritetica per la revisione del sistema di classificazione del personale, prevista all’art.12 del CCNL 2016-18. 

Su questo fronte il nulla totale, la Commissione Paritetica che nel programma avrebbe dovuto terminare i lavori nel luglio scorso non si è mai attivata,…”e pensare”…scrive la Presidente De Togni …” che ci avevano rassicurato che proprio tale commissione avrebbe valorizzato il Coordinatore e garantito il giusto riconoscimento…”

Per i Coordinatori infermieristici il nuovo contratto è un vero e proprio tunnel, dove la prospettiva della retrocessione, la perdita delle indennità percepite e la decadenza senza appello  dell’incarico dopo 10 anni, profila un vero e proprio demansionamento istituzionalizzato.

La parola ora passa al settore legale, secondo l’Associazione dei Coordinatori ci sono gli estremi per un RICORSO LEGALE CONTRO IL CONTRATTO DI LAVORO 2016-2018.

“…speravamo in un ricorso condiviso con il nostro Ordine, la FNOPI, ma così non è stato….la strada del ricorso sarà in salita ma quanto meno professerà la nostra protesta per le gravi ingiustizie ricevute…”

Il ricorso contro il CCNL,  per l’Associazione CNC ha valide motivazioni:

  • demansionamento
  • declassamento
  • retrocessione
  • perdita economica

fatti oggettivi, che incidono gravemente sulla persona del Coordinatore nel suo rapporto di lavoro e nel suo vivere quotidiano, una perdita per tutta la professione.

L’Associazione dei Coordinatori continua nei successivi articoli della rivista ad esprimere biasimo, delusione sul nuovo contratto anche per la Contrattazione decentrata, dove speravano si attutisse il danno perpetrato a livello nazionale.  Invece l’applicazione decentrata del contratto nelle aziende ha ancor più mortificato il ruolo dei coordinatori, così descritto:…” proposte oppressive, giustizialiste e minimali che stabiliscono l’esclusione dei coordinatori dagli incarichi organizzativi più complessi e  in cui all’esperienza pregressa nel coordinamento è data una importanza nulla…e infine con spregio, la bozza di un bando di selezione presagiva il possibile declassamento dei coordinatori ora incaricati….”

Un Contratto inaccettabile e discriminante perché come sostengono i Coordinatori del CNC :..”Non si capisce perché il rinnovo dell’incarico non può che avere la stessa metodologia utilizzata per il conferimento, conferma o revoca dell’incarico previsto dal Dlgs 502/92 per la Dirigenza medica e sanitaria, quando di dirigenza non si tratta la quale, peraltro, non torna mai al profilo di provenienza come lo si è deciso per i coordinatori…”

 

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