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Volontari al posto dei professionisti. L' automedica passa alla Misericordia. Infermieri e Medici in rivolta

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La Redazione
Pubblicato il: 29/01/2019 vai ai commenti

Comunicati StampaToscana

E' l'appello lanciato dal NurSind contro il preannunciato blocco della postazione dell’automedica presso il presidio ospedaliero Serristori, a fronte dell’attivazione di un servizio privato. 

A questo appello si sono uniti i sindacati dei Medici, Snami – Sindacato nazionale autonomo medici italiani, Cimo – Confederazione italiana medici ospedalieri e Anaao – Associazione medici dirigenti 

“L’esternalizzazione del servizio dell’automedica di Figline Valdarno è ingiustificato e incoerente. Siamo pronti a intraprendere tutte le iniziative sindacali, a cominciare dallo stato di agitazione”. 

“Apprendiamo da fonti attendibili – affermano nel comunicato congiunto - Giampaolo Giannoni e Salvatore Sequino del Nursind, Flavio Civitelli, segretario regionale Anaao,  Lorenzo Preziuso, segretario Cimo per la Toscana Centro, Gianluca Maccioni, segretario regionale Snami – che il servizio verrebbe esternalizzato presso la Misericordia di Figline Valdarno, incaricata di fornire autista e mezzo”.

Nella nota dei sindacati, inviata a Ordini professionali e Assessorato regionale al Diritto alla Salute, denunciano “la gravissima dismissione di un servizio pubblico” e di un “inaccettabile ritorno al passato di un servizio che è diventato serio ed efficiente nel corso degli anni, attraverso sacrifici ed esperienze acquisite non indifferenti, con personale addestrato e aggiornato continuamente da parte della struttura pubblica”.

“La formazione dell’autista soccorritore – continuano i sindacati – non può essere demandata a terzi. Nessuno vuole disconoscere il valore dell’associazionismo basato sul volontariato, ma tale volontariato non può sostituire il servizio pubblico e deve provvedere alle proprie iniziative senza ricorrere a denaro pubblico”.

“Auspichiamo al più presto un incontro con Azienda sanitaria e Assessorato regionale - concludono - e laddove non vi fosse corrispondenza a risolvere le suddette preoccupazioni ci dichiariamo pronti a intraprendere tutte le iniziative sindacali a cominciare dallo stato di agitazione”

 

 

 

 

 

 

Con la presente le Sottoscritte OO.SS. di rappresentanza Settore Sanitario (medico infermieristiche) segnalano disagio e preoccupazione per essere venute a conoscenza del blocco dell’apertura della Postazione dell’Automedica di Figline Valdarno, che l’AUSL Toscana Centro avrebbe dovuto aprire presso il presidio ospedaliero Serristori nei primi giorni di febbraio 2019.
Le OO.SS. apprendono da fonti attendibili che il Servizio verrebbe “esternalizzato” presso la Misericordia di Figline Valdarno che provvederebbe a fornire autista e mezzo propri.
Se tale situazione risultasse vera le OO. SS. ritengono gravissima la dismissione di un Servizio pubblico ad Ente Privato con un appalto di spesa non giustificato e incoerente.
Le OO.SS. non possono accettare un ritorno al passato di un Servizio che è diventato serio ed efficiente nel corso degli anni, con sacrifici ed esperienze acquisite, non indifferenti e con personale sicuramente addestrato e aggiornato continuamente da parte della Struttura Pubblica.
Se il problema dovesse essere la formazione della figura dell’autista soccorritore ciò non può essere demandato a terzi, ma eventualmente solo ad una selezione pubblica e non ad una Misericordia o a una Pubblica Assistenza o a qualunque privato che sia.
Nessuno vuole disconoscere il valore dell’associazionismo privato basato sul volontariato, ma proprio per questo tale volontariato deve rimanere nel suo ambito e non essere alternativo o sostitutivo del servizio pubblico e soprattuto deve provvedere alle proprie iniziative senza ricorrere a denaro pubblico, avendo bilanci propri non indifferenti.
Le OO.SS. pertanto richiedono al più presto un’incontro con la Parte Pubblica e laddove non vi fosse corrispondenza a risolvere le suddette preoccupazioni si dichiarano pronte ad intraprendere tutte le iniziative sindacali a cominciare dallo Stato di Agitazione.