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Drammatica carenza di personale. A rischio lo stato di salute degli operatori sanitari. Dichiarato stato di agitazione nella AULSS 8 Berica.

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La Redazione
Pubblicato il: 16/05/2019 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioVeneto

Persistente ed insostenibile carenza strutturale di personale presso svariate unità operative, una drammatica carenza di tecnici di radiologia, le assegnazioni di personale neoassunto in settori storicamente dedicati a personale stabilizzato da tempo e che sta impegnando inutilmente in lunghi percorsi di formazione il personale strutturato”, sono queste alcune delle motivazioni che ha portato il NurSind congiuntamente alle altre sigle sindacali, a dichiarare lo stato di agitazione da parte del personale sanitario afferente al comparto dell’AULSS 8 Berica.

Le drammatiche carenze di personale sanitario”, dichiara Andrea Gregori, segretario territoriale NurSind Vicenza e Coordinatore RSU, “sta portando ad un depauperamento fisico e psichico della dotazione organica del personale addetto all’assistenza diretta (Operatori, Infermieri e Tecnici). Ci risulta un aumento esponenziale di lavoratori con esoneri vari dovuti a questa condizione lavorativa e non più utili o parzialmente utili all’assistenza diretta”.

“In questo generale stato di cose si inseriscono le carenze improvvise, i diritti contrattuali e legislativi non revocabili con il personale costretto a rinunciare a ferie già programmate o ai riposi previsti. Riteniamo che tutto ciò non sia stato preso in sufficiente considerazione nei molteplici incontri con l’amministrazione che raramente si è assunta una responsabilità diretta nel merito, scaricando il più delle volte la stessa sugli organi regionali (tetto di spesa alle assunzioni e sistemi di autorizzazione alle assunzioni). Le recenti dichiarazioni dell’amministrazione in merito ai risultati operativi ritenuti eccellenti non ci danno alcuna soddisfazione visto il deterioramento continuo ed inesorabile di una dotazione organica sfibrata che resterà sul campo anche quando questi amministratori lasceranno il loro incarico.

In questo contesto riteniamo pericoloso sia per i professionisti che per l’utenza il proseguire di alcuni servizi con queste modalità in cui i requisiti di sicurezza non sono assolutamente garantiti”, conclude Andrea Gregori.