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Pianto a dirotto del bambino, le infermiere mettono lo smalto. Sospetti sulla veridicità sul video diventato virale sul web

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 07/06/2019 vai ai commenti

Attualità

https://www.facebook.com/ItaliaMattanza/videos/609532046209595/

 

Un bambino piange a dirotto, le infermiere nella stanza accanto si mettono lo smalto. Il video, girato nel reparto di pediatria dell’ospedale di Nola, che è diventato virale sul web, è stato pubblicato sul proprio profilo Facebook dal consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità, Francesco Emilio Borrelli. Con un commento: “Qualora le evidenze del video fossero riscontrate, sarebbe un fatto gravissimo. Abbiamo chiesto all’Asl di aprire un’inchiesta interna”. E così è stato. Una indagine interna è già stata avviata.

Sulla vicenda è intervenuto anche Ciro Carbone, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli: “Comportamenti come quelli che il video mostra, qualora fossero confermati come veritieri, non sono in linea con i principi deontologici, professionali e etici della nostra professione”. Pur sottolineando che tali comportamenti “gettano discredito e offendono colleghi impegnati ogni giorno in un duro, delicato e apprezzato lavoro di assistenza nei nostri ospedali e sul territorio, continua, attenderemo che l’Asl Napoli 3 e i vertici dell’ospedale di Nola completino l’indagine interna già avviata. Non un giorno di più. Dopodiché, se fosse confermato che iscritti all’Ordine degli infermieri di Napoli si siano resi protagonisti di comportamenti tanto gravi e lesivi del buon nome della professione e dei suoi principi deontologici, prenderemo tutti i provvedimenti disciplinari previsti”.

Dedicarsi allo smalto durante le ore di servizio è sicuramente deplorevole, ma il video desta qualche sospetto: un pianto strano, sembra quasi un fuori campo, che comincia e si interrompe all’improvviso, chiunque abbia fatto il video, di fronte ad un pianto a dirotto e disperato, ha ben pensato di fare il video, piuttosto che allertare i sanitari.

 

da il FattoQuotidiano