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Aggressioni al personale sanitario. Fuga dai reparti di emergenza. NurSind Campania chiede un tavolo di confronto

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La Redazione
Pubblicato il: 18/09/2019 vai ai commenti

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“Chiediamo al Presidente della Giunta Regionale della Campania un tavolo di confronto sul tema delle aggressioni”, a chiedere un confronto ai vertici della Regione Campania, il Coordinamento regionale NurSind.

“Ormai non si contano più gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari. Una catena infinita di violenza e continue intimidazioni, un fenomeno senza argini che non trova soluzioni. Sabato sera al Presidio Ospedaliero del Pellegrini di Napoli afferente alla Asl Na 1 Centro, l’ennesimo episodio - racconta Romina Iannuzzi, Consigliere Direttivo Nazionale NurSind, responsabile per la Sanità privata -Questi eventi, accompagnati da preesistenti condizioni di stress da lavoro correlato, portano inevitabilmente a disagi che incidono non solo sulla sfera personale dei lavoratori ma anche sulla qualità dell’assistenza erogata”.

“Assistiamo ormai da anni alla fuga del personale dai Reparti e dai Servizi di Emergenza – continua Antonio Eliseo, segretario territoriale NurSind Caserta - Il personale infermieristico che lavora nei TRIAGE è il più esposto ad aggressioni fisiche e verbali, capri espiatori di un sistema ingolfato e agonizzante. La chiusura di molti ospedali con conseguente riduzione dell’offerta sanitaria non ha visto decollare le tanto annunciate alternative come l’Ospedale del Mare, che attende ancora la sua naturale prerogativa di DEA di II livello”.

Per dare risposte adeguate e arginare questo fenomeno è necessario un intervento di sistema da parte di tutti i livelli Istituzionali coinvolti, delle Direzioni Strategiche Aziendali, Direzioni di Presidio Ospedaliero e Distrettuali, attraverso la perfetta integrazione tra ospedale e territorio.

Sono necessari interventi di valorizzazione funzionale dei servizi territoriali e della medicina di base per soddisfare i diversi bisogni di salute, al fine di evitare l’improprio ricorso ai servizi di emergenza.

L’assenza di adeguati percorsi assistenziali intra-ospedalieri contribuisce inesorabilmente al sovraffollamento dei pronti soccorsi e dell’osservazione breve, con i rischi che ne derivano. Urge una corretta pianificazione di tutte le fasi del percorso assistenziale, a partire dal Pronto Soccorso, passando per la fase di ricovero e fino al momento della dimissione.

La sicurezza del lavoratore è un bene di rilevanza costituzionale ed impone al datore di lavoro di adottare tutte le misure idonee e di prevenzione