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L'azienda USL Toscana Nord Ovesta non rispetta gli accordi con la RSU. La denuncia del NurSind

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La Redazione
Pubblicato il: 21/01/2020 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioToscana

Sottoscrivere accordi sindacali è facoltativo per l'Azienda Toscana Nord Ovest. E' questa la politica dell’attuale management del TNO; quella di rendere operativi gli accordi quando meglio aggrada loro”. Questa la dura accusa della RSU NurSind, sindacato delle professioni Infermieristiche.

I rappresentanti del NurSind, Laura Scateni, Albano Filomena, Elisa Bandeccchi, Michele Gallo, continuano nella nota stampa: "le contrattazioni tra RSU azienda, che hanno portato lo scorso 10 dicembre, a firmare un accordo per risolvere importanti questioni che coinvolgevano tutti i dipendenti della Asl Nord Ovest, vanno avanti da circa un anno. L’accordo considerava tre punti importanti: il primo, per superare il grave problema delle assenze improvvise che spesso costringono gli infermieri a rientrare al lavoro durante il riposo compensativo; il secondo per la ripartizione dei proventi inerenti le attività di supporto alla libera professione medica; il terzo per il saldo del contributo regionale per gli infermieri del 118.

“A distanza di oltre un mese  –  aggiunge il segretario NurSind di Pisa Daniele Carbocci  –  l’azienda non ha ancora messo in atto l’accordo che dovrebbe assicurare gli infermieri quei soldi che gli spetterebbero per i sacrifici dovuti ai continui rientri in servizio per coprire la cronica mancanza di personale che da mesi ormai denunciamo ma che l’azienda nonostante le promesse non reintegra con nuove assunzioni.”

I rappresentanti del NurSind puntano il dito contro la dirigenza dell'ASL: “è inaccettabile la scorrettezza della dirigenza aziendale, che dopo averlo rateizzato, adesso manca la promessa, fatta in conciliazione in Prefettura, di pagare il saldo del contributo regionale agli infermieri del 118 atteso da oltre 10 anni perché non si trovavano più i fondi erogati dalla Regione”.

“Abbiamo di fronte una dirigenza aziendale palesemente inaffidabile nel mantenere gli impegni presi con i suoi dipendenti - concludono dal NurSind. Se non verrà dato corso agli accordi firmati, riapriremo lo stato di agitazione congelato a luglio all’indomani delle promesse fatte dall’azienda di fronte al prefetto”.