Infermieri. Sei insoddisfatto e potresti lasciare la professione? Rispondi alle domande della NWI-R e lo saprai
Uno studio che ha coinvolto sette Paesi Europei, ha dimostrato che in Italia, Francia e Germania, ci sono i più alti livelli di intenzione di lasciare la professione infermieristica.
Uno studio italiano (Anbrosi 2011), ha rilevato che il 34,4% degli infermieri prevede di lasciare l’ospedale ad un anno dell’assunzione ed il 43,8% aveva inviato richiesta di trasferimento.
E se considerando il blocco del turnover di questi ultimi dieci anni e l’aumento dei carichi di lavoro, le percentuali di chi vorrebbe abbandonare la professione potrebbero essere aumentate.
L’insoddisfazione lavorativa è uno dei principali motivi dell’alto turnover degli infermieri, con effetti negativi sull’assistenza erogata.
Cosa dovrebbero fare le organizzazioni sanitarie?
Dovrebbero intervenire sulla organizzazione del lavoro e cosa più importante dovrebbero costantemente monitorare la soddisfazione lavorativa degli infermieri, come fattore predittivo del turnover e della conseguente soddisfazione per le cure infermieristiche.
La soddisfazione lavorativa è la dimensione più promettente su cui le organizzazioni dovrebbero agire per ridurre l’intenzione del turnover ospedaliero.
I manager sanitari possono adottare diverse strategie per sviluppare la soddisfazione lavorativa degli infermieri: esperienze di padronanza; osservazione di modelli comportamentali di successo; persuasione sociale; riduzione delle reazioni di stress.
Una delle scale utilizzate per misurare le caratteristiche del contesto organizzativo nel quale l’infermiere lavora e che permette di individuare le organizzazioni definite “magnetiche” in grado di attrarre infermieri esperti è il Nursing Work Index Revised.
Il NWI-R è costituito da 57 item che esplorano quattro fattori organizzativi:
- Autonomia dell’infermiere
- Relazione medico-infermiere
- Supporto organizzativo
- Controllo sulla pratica.
L’autonomia indica la possibilità di prendere decisioni, entro la pratica infermieristica, in modo indipendente.
Il controllo sulla pratica si riferisce alla capacità di esercitare la propria influenza su altri soggetti per promuovere la qualità delle cure.
La relazione medico- infermiere, esplora le relazioni collegiali con lo staff medico.
Il supporto organizzativo si riferisce al supporto amministrativo e gestionale che l’organizzazione garantisce al settore assistenziale e sono inclusi, appropriatezza delle risorse, opportunità di avanzamento per gli infermieri e gli investimenti per la formazione continua.