Covid, arrivano i kit di auto-diagnosi. Cosa sono e come funzionano
Si tratta a tutti gli effetti di un test rapido per l’autodiagnosi della positività o negatività da covid. Il prodotto sarà in commercio a partire dalla prima settimana di maggio e potrà essere acquistato nei supermercati, nei negozi e nelle attività commerciali che decideranno di distribuirlo Non costerà più di 8 euro e fornirà un risultato attendibile in soli 15 minuti.
Nelle case degli italiani è difficile non trovare un termometro e da quando è scoppiato il coronavirus, ecco che milioni di cittadini si sono muniti anche di saturimetro. Ma ben presto potrebbe esserci un nuovo strumento ovvero il tampone.
Come effettuare il tampone in casa.
Il test rapido per l’autodiagnosi del coronavirus potrebbe essere in commercio già a partire dalla prima settimana di maggio e potrà essere acquistato nei supermercati, nei negozi, in autogrill e nelle attività commerciali che decideranno di distribuirlo. Replicando così il modello di vendita che consente ormai di trovare le mascherine oltre che in farmacia, anche, per esempio, nei supermercati, in cartoleria, così come nei negozi di ferramenta.Ogni singolo kit per il tampone fai da te costerà circa 6-8 euro. Fare il test a casa, senza andare in un laboratorio o in farmacia, rappresenta un altro tassello nel percorso che porterà nei prossimi mesi, sempre con cautela, al ritorno della socialità. Il test si effettua tramite un tampone nella regione nasale e dopo circa 15 minuti rileva le eventuali mutazioni del virus attualmente note.
Il kit antigenico rapido non ha l’affidabilità di un test molecolare, ma è uno strumento ulteriore di diagnosi per lo screening di massa che permette con attendibilità di individuare le persone positive al Covid, anche in assenza di sintomi. Il brevetto del prodotto è di Xiamen Boson Biotech (una società cinese) e a distribuirlo in Europa è il gruppo austriaco Technomed, che ha ottenuto la certificazione CE e ha già avviato la commercializzazione in vari mercati europei.
Nei giorni scorsi il prodotto è stato inserito nell’elenco dei dispositivi medici del ministero della Salute, una classificazione che a differenza dei farmaci ne consente la vendita ovunque.
Fonte: QdS.it