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Le vostre Tesi: Assistenza ai pazienti con disabilità uditiva, le barriere comunicative del nursing

Isabella La Pumadi
Isabella La Puma
Pubblicato il: 29/05/2023 vai ai commenti

Professione e lavoroStudenti infermieri

Infermieristicamente aiuta gli studenti con le loro tesi. Pubblichiamo e divulghiamo i vostri questionari in modo da farvi avere più risposte possibili, quindi più dati da utilizzare!

Oggi divulgheremo il questionario di Sara Scornavacche, una laureanda in infermieristica presso l'Università degli studi di Pisa.

Nella sua tesi, dal titolo “Gli occhi dei pazienti con disabilità uditiva e gli occhi degli infermieri, le barriere comunicative del nursing perioperatorio”, Sara si impegna a individuare le difficoltà nella comunicazione con un paziente sordo, durante l'assistenza infermieristica in reparto e l'assistenza durante la sala operatoria.

In Italia, oggi, l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, stima che ci sono circa 60 milioni di persone, tra cui almeno una di queste persone ha toccato nella sua vita l’esperienza del servizio sanitario ospedaliero e extraospedaliero.

Di questi 60 milioni di abitanti, circa 7 milioni di persone in Italia hanno problemi di udito più o meno gravi, di cui ben 45mila persone sorde (pari all’11% della popolazione complessiva); secondo le ultime stime entro l’anno 2050 oltre 700 milioni di persone avranno una perdita dell’udito invalidante e circa 100mila persone saranno sordocieche.

La sordità è una disabilità invisibile e si riconosce solo al momento della comunicazione. Per un paziente sordo entrare in ospedale è spesso fonte di grande stress, a causa del disagio di dover affrontare colloqui con infermieri, medici, professionisti della salute, necessari prima di affrontare gli esami necessari.

Il paziente sordo soffre livelli altissimi di imbarazzo e frustrazione, ha il timore di non comprendere chiaramente le informazioni sul proprio stato di salute e ha paura di incorrere in errate assunzioni della terapia, mal comprendere diagnosi, interventi e consensi “informati”; tutto questo influenza negativamente il rapporto con il personale infermieristico e medico.

Il percorso peri-operatorio in particolare è quel momento in cui si mostra maggiormente la vulnerabilità dei pazienti sordi, facendo emergere tutti gli aspetti di difficoltà comunicative e relazionali.

Il mondo sanitario è il luogo dove si accede per le cure dei propri bisogni di salute; in questo mondo complesso e variegato, secondo il Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche del 2019, ’articolo 21, 1 “L’Infermiere sostiene la relazione con la persona assistita che si trova in condizioni che ne limitano l’espressione, attraverso strategie e modalità comunicative efficaci”.

La consapevolezza da parte degli infermieri delle difficoltà comunicative che insorgono nel dialogo con il paziente sordo, mette in evidenza una non sufficiente preparazione per gestire la comunicazione nei due sensi e in maniera efficace.”

Il diritto alla salute è un diritto costituzionale e come professionisti è nostro dovere fare in modo che non ci siano mai differenze nell’erogazione delle cure ai pazienti. Cio’ richiede una grande capacità di adattamento e una continua formazione sulle tecniche di comunicazione, fondamentali per entrare in contatto con i pazienti con questo genere di disabilità.

La tesi di Sara si impegna, attraverso una ricerca e un’analisi qualitativa/ qualitativa all’interno della letteratura scientifica, la raccolte delle testimonianze tramite la distribuzione dei questionari , a creare un confronto e avviare una riflessione su come vivono le esperienze le persone con deficit uditivi in ospedale durante il ricovero. Vi chiediamo di rispondere numerosi al suo questionario cliccando qui.