Iscriviti alla newsletter

Elezioni OPI Catania: polemiche e risposte del Presidente Carmelo Spica

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 27/08/2024

AttualitàCronache sanitarie

Le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Catania sono state convocate nel rispetto rigoroso dei termini di legge. Questa è la posizione espressa da Carmelo Spica, presidente dell'Ordine, in risposta alle accuse mosse da un gruppo di infermieri appartenenti alla lista “Ordiniamoci”, che ha presentato una denuncia alla Questura segnalando presunte irregolarità nella gestione del processo elettorale.

Secondo quanto deliberato il 29 luglio scorso, le elezioni sono state fissate per il 1° settembre, rispettando così il requisito normativo di convocazione almeno 30 giorni prima. Tuttavia, i membri di “Ordiniamoci” hanno sollevato diverse critiche, accusando Spica di aver orchestrato un processo non trasparente e irregolare, in particolare per quanto riguarda i termini di convocazione e gli orari di apertura degli uffici dell'Ordine durante il periodo di Ferragosto.

Gli esponenti di “Ordiniamoci” hanno anche denunciato difficoltà nella presentazione delle candidature, dovute alla necessità di prendere appuntamenti con la segreteria per autenticare le firme, appuntamenti che sarebbero stati difficili da ottenere. Questa situazione, secondo loro, avrebbe compromesso la possibilità di una competizione elettorale equa, e hanno chiesto l'intervento della magistratura e della FNOPI (Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche) per garantire la regolarità del processo.

Carmelo Spica ha risposto con fermezza alle accuse, definendole infondate e attribuendo la responsabilità delle difficoltà agli stessi esponenti di “Ordiniamoci”. Ha sottolineato che numerosi membri della lista avrebbero letteralmente assediato gli uffici dell'Ordine dal 13 agosto, costringendo il personale a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine per mantenere la sicurezza e chiudere l'ufficio con tre ore di ritardo rispetto al consueto.

In merito alle critiche sugli orari e sulla gestione delle autenticazioni, Spica ha ribadito che, in qualità di unico soggetto autorizzato per legge all'autentica delle firme, ha fatto tutto il possibile per venire incontro alle esigenze degli iscritti, fissando nuovi orari e prolungando quelli già programmati.

Spica ha inoltre respinto le critiche riguardanti la presunta mancanza di specificità dell'ordine del giorno del Consiglio Direttivo del 29 luglio. Ha chiarito che la decisione di indire le elezioni è una prerogativa del presidente dell'Ordine e che il Consiglio Direttivo non ha alcun potere decisionale in merito, limitandosi a prendere atto della determinazione presidenziale e a deliberare in merito alle spese necessarie.

Infine, riguardo alla convocazione dell'Assemblea elettorale, Spica ha specificato che questa è stata effettuata nei termini di legge, con l'invio delle comunicazioni a circa 6400 iscritti tramite posta prioritaria il 12 agosto, rispettando così il termine dei venti giorni previsti. Ha anche risposto alle accuse di non aver utilizzato la posta certificata (PEC), sottolineando che la legge permette l'uso della posta prioritaria come alternativa.

Carmelo Spica ha concluso riservandosi di portare avanti ulteriori approfondimenti legali presso le autorità competenti, respingendo con forza tutte le accuse mosse dalla lista “Ordiniamoci” e difendendo la regolarità del processo elettorale in corso.