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PEO 2021, il NurSind all’attacco: AST Ascoli condannata, ora risarcisca tutti i dipendenti

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 11/04/2025

MarcheNurSind dal territorio

 

Il sindacato chiede giustizia per 105 lavoratori e promette tutela legale anche per chi non è iscritto. Pelosi: “Schede mai redatte, il Consiglio di Stato ci ha dato ragione”

ASCOLI PICENO – Una lunga battaglia legale iniziata quattro anni fa potrebbe finalmente cambiare rotta. Il sindacato NurSind torna a puntare il dito contro l’AST di Ascoli Piceno per la gestione delle progressioni economiche orizzontali del 2021 e annuncia nuove iniziative a tutela di tutti i dipendenti, iscritti e non iscritti.

Tutto nasce dalla denuncia di 105 lavoratori dell’AST – tra sanitari, tecnici e amministrativi – che avevano chiesto di accedere agli atti relativi alla procedura di assegnazione delle PEO per verificarne correttezza e legittimità. L’amministrazione, però, aveva fornito soltanto una risposta generica sui criteri generali adottati, senza entrare nel merito delle singole posizioni.

Abbiamo segnalato da subito le gravi illegittimità commesse prima dall’Area Vasta 5 e poi dall’AST Ascoli Piceno – dichiara Maurizio Pelosi, segretario territoriale NurSind – ma di fronte al silenzio dell’Amministrazione, i 105 dipendenti hanno dovuto fare richiesta formale di accesso agli atti, ricevendo però una risposta sterile e priva di contenuti concreti”.

La vicenda è quindi finita al TAR, che con la sentenza n. 501/2024 ha condannato l’operato dell’azienda sanitaria, imponendo chiarezza: o le schede di valutazione individuale erano state effettivamente redatte e andavano consegnate, oppure l’AST doveva dichiarare il contrario, assumendosene la responsabilità.

Ma nonostante la sentenza chiara, l’AST ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato, sostenendo ulteriori spese legali. “Persino l’avvocato designato dall’amministrazione non ha potuto fare altro che dichiarare, innanzi al giudice di secondo grado, che, in effetti, le schede di valutazione non sono mai state predisposte”, sottolinea Pelosi. L’esito? Il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello e condannato l’azienda al pagamento delle spese processuali (sentenza n. 41/2025).

Ora il NurSind alza l’asticella. “Ci faremo portavoce dei 105 iscritti, anche in sede legale se necessario, perché pretendono il risarcimento dei danni subiti a causa di questo comportamento irragionevole e illegittimo”, afferma Pelosi. Ma il sindacato non si fermerà qui: “Estenderemo la tutela legale a tutti i dipendenti dell’AST di Ascoli Piceno, senza alcuna distinzione, siano essi iscritti o meno al sindacato”.

L’arrivo del nuovo direttore generale Antonello Maraldo, previsto per lunedì, potrebbe rappresentare un punto di svolta. “Ci auguriamo che con la nuova dirigenza si possa finalmente porre fine a questo contenzioso che si trascina da troppo tempo”, conclude il segretario territoriale.

Nel frattempo, il NurSind si prepara a nuove azioni, forte di due sentenze che, nero su bianco, certificano un errore procedurale che ha penalizzato decine di lavoratori.