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Taglio del cuneo fiscale, a giugno fino a 400 euro di arretrati in busta paga. Ecco per chi

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 05/05/2025

AttualitàGoverno

 

Dopo sei mesi di attesa, il nuovo meccanismo del taglio del cuneo fiscale sarà finalmente applicato anche ai dipendenti pubblici. A partire da giugno 2025, chi ha un reddito complessivo annuo fino a 40mila euro vedrà un aumento in busta paga, insieme a un conguaglio che potrà arrivare fino a 400 euro.

La misura, introdotta dal governo Meloni con la legge di bilancio 2024, era diventata strutturale ma, per i lavoratori pubblici, ha richiesto tempi tecnici più lunghi per l’attuazione. Fino ad oggi, infatti, gli stipendi erogati non hanno tenuto conto del nuovo metodo di calcolo. Ora, con l’adeguamento della piattaforma NoiPa, il recupero è pronto a partire.

Chi ne beneficia

Il nuovo taglio del cuneo si applica a tutti i dipendenti pubblici con reddito complessivo – non solo da stipendio ma da tutte le fonti – sotto i 40mila euro lordi l’anno. Questi lavoratori hanno percepito, da gennaio in poi, uno stipendio più basso rispetto a quanto previsto dal nuovo sistema. A giugno, oltre all’importo aggiornato, riceveranno anche gli arretrati dei mesi precedenti: per molti si tradurrà in un accredito una tantum di circa 400 euro.

Come funziona il nuovo calcolo

Il meccanismo cambia a seconda della fascia di reddito:

  • Redditi fino a 20mila euro: il taglio si traduce in un’indennità calcolata in percentuale sul reddito:

    • 7,1% per chi guadagna meno di 8.500 euro

    • 5,3% tra 8.500 e 15mila euro

    • 4,8% tra 15mila e 20mila euro

  • Redditi tra 20mila e 40mila euro: non c’è indennità ma una detrazione fiscale fissa. Il valore massimo è di 1.000 euro per chi guadagna fino a 32mila euro, decrescendo gradualmente fino ad azzerarsi oltre i 40mila euro.

I dipendenti potranno scegliere se ricevere il beneficio direttamente in busta paga o sotto forma di detrazione nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno.

Perché il ritardo per i dipendenti pubblici

Nonostante il provvedimento fosse in vigore da gennaio, la complessità del nuovo sistema e la necessità di aggiornare i sistemi informatici hanno ritardato l’applicazione per il settore pubblico. Solo ora, con l’adeguamento completato da NoiPa – la piattaforma del Ministero dell’Economia che gestisce le buste paga dei dipendenti statali – si potrà procedere al pagamento corretto, con l’aggiunta degli arretrati.

Per i lavoratori pubblici, giugno segnerà il momento del recupero. Dopo mesi di attesa, in busta paga arriverà l'effetto pieno del taglio del cuneo fiscale, accompagnato da un bonus una tantum che potrà alleggerire il peso dell’inflazione e dei ritardi amministrativi.