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Arretrati e tredicesima a dicembre? no, non pagherete più tasse. Ecco come funziona

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/10/2025

Leggi e sentenzeProfessione e lavoro

 

20 ottobre 2025 - Dicembre è il mese dei conti che tornano: tredicesima in arrivo, magari anche qualche arretrato atteso da tempo. E subito parte l’allarme tra i lavoratori: “Se mi pagano tutto insieme, finisco in uno scaglione più alto e pago più tasse!”.

Una convinzione diffusa, soprattutto tra gli infermieri e gli operatori sanitari che potrebbero ricevere arretrati contrattuali o riconoscimenti economici dopo mesi – o anni – di attesa. Ma la realtà fiscale è diversa. E più rassicurante.

Le tasse non si calcolano mese per mese

Il sistema fiscale italiano funziona su base annua. Lo stipendio di dicembre non viene tassato "di più" solo perché contiene più soldi. A spiegarlo è un principio semplice: l’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, si calcola sommando il reddito complessivo dell’anno e applicando le aliquote progressive.

Il fatto che una parte cospicua del reddito arrivi a dicembre non cambia nulla. Il datore di lavoro – che funge da sostituto d’imposta – tiene conto di tutto il reddito annuo e applica le trattenute mese per mese, correggendo il tiro a dicembre.

Gli arretrati sono tassati separatamente

Il nodo centrale è questo: gli arretrati riferiti ad anni precedenti sono sottoposti a un regime specifico chiamato tassazione separata. Tradotto in pratica: non vanno a “gonfiare” il reddito dell’anno in corso.

Il Fisco li tratta con una formula dedicata, che tiene conto dell’aliquota media del contribuente negli anni di riferimento. Nella maggior parte dei casi, questo porta a un prelievo più leggero rispetto alla tassazione ordinaria.

In sintesi: anche se arretrati e tredicesima vengono erogati nello stesso mese, ciascuno ha il suo trattamento fiscale autonomo. E riceverli insieme non fa scattare aliquote più alte.

Tredicesima: più tassata, ma sempre uguale per tutti

La tredicesima, come noto, viene tassata in modo più pesante rispetto allo stipendio normale, perché non beneficia delle detrazioni da lavoro dipendente. Ma è un meccanismo noto, prevedibile e uguale per tutti. Non cambia se viene accorpata agli arretrati o meno.

La percezione inganna, i numeri no

Il problema è spesso solo percettivo. Vedersi accreditare cifre importanti e notare trattenute consistenti può far pensare a un salasso.  Chiariamo una volta per tutte: incassare di più a dicembre non significa pagare più tasse. Significa solo chiudere l’anno con ciò che ci spetta.

Nessun complotto fiscale. Nessuna trappola di fine anno. Solo un sistema che, pur complicato, ha le sue regole – e in questo caso giocano a favore dei lavoratori.