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Il Triage Psichiatrico Territoriale

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Pubblicato il: 05/12/2013

Le interviste

1471279_10201923503681566_1566167689_nPresso l’aula magna dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in data 27 novembre 2013 è stata discussa una tesi molto interessante, dal titolo “La gestione delle urgenze al CPS di Monza: percorso di validazione della scheda di Triage Psichiatrico Territoriale (TPT)”, realizzata dalla studentessa del corso di Laurea in Infermieristica Alessandra Spinelli, coadiuvata da uno staff multidisciplinare del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza.

La scheda di valutazione di Triage Psichiatrico Territoriale (TPT d’ora in avanti), ideata dagli infermieri Giovanni Spaccapeli e Vincenzo Raucci sette anni orsono, rappresenta la risposta ad un’esigenza organizzativa, abbastanza tipica dei servizi territoriali di salute mentale, è finalizzata a definire un livello di priorità standardizzato alle richieste non programmate di utenti che avvertono un bisogno urgente di cure in materia di salute mentale.

All’infermiere che opera nei Centri di Salute Mentale (Centro Psico Sociale in regione Lombardia) spetta la funzione di accoglienza e di filtro della domanda delle persone che accedono ai servizi, anche in condizioni di urgenza-emergenza; quest’ultima attività, se non adeguatamente strutturata e formalizzata secondo un modello organizzativo che utilizzi uno strumento ed un linguaggio condivisi all’interno dell’equipe, rischia di non rispondere in maniera adeguata, sia intermini di priorità sia in termini di tempistica, al bisogno di salute, espresso e non, delle persone.

Tale esigenza organizzativa, prima ancora che all’interno dei servizi, nasce dal cittadino-utente, quale migliore risposta possibile ai suoi bisogni di salute soprattutto in una fase di emergenza-urgenza. A riprova di ciò anche la Regione Lombardia, all’interno del proprio Piano Regionale per la Salute Mentale (attuato con la delibera n. 7/17513 del 17/05/2004) ha sottolineato che la gestione dell’urgenza psichiatrica non è più considerabile solo d’interesse esclusivamente intraospedaliero, cioè del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) ma anche d’interesse territoriale.

Gli autori, Raucci e Spaccapeli, quindi, nel 2006 effettuarono una ricerca bibliografica nelle principali banche dati di letteratura scientifica nazionale ed internazionale senza, però, trovare strumenti utili e applicabili in un contesto “nostrano” (le uniche esperienze simili appartenevano ad aree a noi lontane, non solo geograficamente, ma anche dal punto di vista della cultura organizzativa e dagli impianti normativi diversi da quelli italiani). Elaborarono, così, una scheda di valutazione (scheda di TPT) ispirata al modello del Triage classico, per essere più facilmente adattabile, ma specifica per la salute mentale. I dati dei sette anni di sperimentazione sono stati così raccolti, analizzati e raccontati nella tesi di Spinelli (argomento di prossima pubblicazione su riviste specialistiche internazionali).

In estrema sintesi lo strumento risulta sicuramente utile all’equipe dei servizi territoriali di salute mentale, in particolar modo agli psichiatri e agli infermieri e, come detto, a tutte quelle persone in cerca di una risposta urgente al loro malessere psichico.

La scheda di TPT è stata validata grazie alla sperimentazione all’interno del CPS di Monza dell’Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza, ma è stata anche oggetto di utilizzo in altre realtà italiane, come nei servizi territoriali di salute mentale dell’ASL 5 di Torino o in quelli dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como. In conclusione si può affermare che La scheda di (TPT) è uno strumento oggettivo con il fine di discriminare l’urgenza, inoltre:

  • L’infermiere visti il profilo professionale, il codice deontologico e la formazione di base e post-base, gode di autonomia decisionale per quanto concerne la valutazione della persona in stato di urgenza.
  • La scheda di TPT ha consentito agli infermieri di dotarsi di un modello operativo utile a risolvere in autonomia una buona percentuale di casi (27%), riconosciuti come bisogni urgenti da soddisfare con interventi di assistenza infermieristica (codici bianchi e verdi).
  • L’utilizzo della scheda permette di diminuire i tempi di attesa per le urgenze; infatti l’86% delle urgenze si è risolto in un periodo di tempo inferiore ai 60 minuti.
  • Mancando altri modelli di gestione dell’urgenza emergenza di matrice infermieristica, in Italia, la scheda di TPT attualmente costituisce il miglior approccio metodologico e organizzativo per l’accoglienza, la valutazione e la gestione delle persone che in situazioni di urgenza-emergenza accedono ai servizi psichiatrici territoriali ed in prima battuta vengono accolti dall’infermiere.

 

(a cura di Chiara D'Angelo)