Iscriviti alla newsletter

Infermiera sospesa perché volontaria, bufera sull’Asp di Messina.

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 10/08/2017 vai ai commenti

AttualitàNurSind dal territorioSicilia

L’Infermiera dipendente dell’Asp 5 di Messina ed allo stesso tempo presidente di un’associazione locale di donatori di sangue, viene sospesa dall’Azienda per aver agito senza chiedere l’autorizzazione. (da InSanitas)

Così scoppia la bufera sull’ Asp siciliana: la vicenda adesso è protagonista di una interrogazione parlamentare, presentata dal deputato regionale Salvo Giuffrida, che in una nota fa sapere come la legislazione vigente in materia di pubblico impiego non prevede obblighi autorizzativi per incarichi come quello ricoperto dalla dipendente, la quale svolge la carica associativa a titolo gratuito, senza ricevere alcuna retribuzione e in assenza di qualsivoglia profilo di incompatibilità con la propria attività lavorativa, non configurandosi alcun potenziale conflitto di interessi con l’Azienda Sanitaria;ed in virtù di ciò ne chiede il reintegro in servizio.

Sempre il deputato, ritiene che la sospensione sanzioni ingiustamente e getti una scure sul volontariato.

Dal canto suo, l’Asp di Messina ha replicato sostenendo che il rapporto di esclusività con l’azienda non permette all’infermiera di svolgere altre attività, neanche a titolo gratuito, senza l’autorizzazione. Men che meno si può essere presidenti di associazioni che intrattengono con l’azienda rapporti di convenzione, come la detta associazione di volontariato, e questo genera conflitto di interesse.

Ben poco altro conosciamo della vicenda per poter esprimere in merito un’opinione certa, possiamo, come abbiamo già fatto in un precedente articolo, riepilogare le regole dell’Esclusività dei dipendenti della pubblica amministrazione

È assolutamente vietato al dipendente svolgere:

  • attività che non rispettino i propri doveri lavorativi o che ne pregiudichino il buon andamento
  • attività che generino conflitto di interessi con l’azienda
  • incarichi che, per l'impegno richiesto o le modalità di svolgimento, non consentano un regolare svolgimento della propria attività
  • attività che possano arrecare danno al prestigio dell'azienda di appartenenza.

Incarichi che necessitano l’autorizzazione:

  • a partecipazione a commissioni di concorso;
  • gli incarichi di docenza;
  • la partecipazione in qualità di moderatore a convegni e la partecipazione a comitati scientifici

Incarichi che necessitano una comunicazione:

 

  • collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili,
  • utilizzazione economica, da parte dell’autore o inventore, di opere dell’ingegno e di invenzioni industriali,
  • partecipazione a convegni e seminari,
  • svolgimento di attività per la quale è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate,
  • svolgimento di attività per la quale il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando, o di fuori ruolo,
  • svolgimento di attività a seguito di conferimento disposto dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita,
  • svolgimento di attività di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione, nonché di docenza e ricerca scientifica,
  • attività nell'ambito delle società e associazioni sportive dilettantistiche purché a titolo gratuito. Agli stessi soggetti possono essere riconosciuti esclusivamente le indennità e i rimborsi
  • l'attività di pratica professionale, purché gratuita o soggetta al mero rimborso delle spese effettivamente sostenute, presso studi professionali, per il conseguimento di titoli abilitativi, limitatamente al periodo di pratica strettamente necessario al conseguimento del titolo abilitativo,
  • attività artistiche, o di cessione di opere dell’ingegno ove non esercitate professionalmente.

 

 

Ph credit: lastampa