Iscriviti alla newsletter

Messina. Procedura di ricognizione e censimento dei precari. NurSind: gli aventi diritto siano stabilizzati immediatamente

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 28/09/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioSicilia

Immediato avvio di una procedura di ricognizione/censimento per i precari aventi i requisiti per essere stabilizzati, nonché il rinnovo contrattuale per TUTTI i precari attualmente in forza nelle more dell’espletamento delle procedure di stabilizzazione.

Questo e quanto chiede la Segreteria Territoriale NurSind di Messina, con una nota inviata al Direttore Generale dell’IRCCS Neurolesi Piemonte.

L’iniziativa, di cui si riporta seguire il testo integrale, sarà estesa a TUTTE le Aziende Sanitarie della Provincia di Messina, compresa l’ASP e l’AOU Policlinico, nella piena fiducia e consapevolezza che presto saranno pubblicati i relativi bandi.

La scrivente O.S., esprime gaudio per le tanto attese assunzioni a tempo indeterminato mediante scorrimento della graduatoria del Bacino Orientale per il personale Infermieristico.

Le 91 assunzioni che si prospettano quasi imminenti, - dice Ivan Alonge, Segretario Territoriale NurSind di Messina - saranno una boccata di ossigeno ma tuttavia non risolveranno nella sua totalità il problema dell’adeguatezza organica.

Questa spett.le Azienda, ha difatti previsto di passare dagli attuali 251 infermieri previsti per il fabbisogno 2017 a 344 unità che il piano triennale si prefigge di raggiungere entro e non oltre il 2019.

Ergo, si ritiene utile ed opportuno,  - continua Alonge - avviare con urgenza ulteriori procedure di assunzione, nella fattispecie, si chiede che venga istituito un immediato CENSIMENTO/RICOGNIZIONE del personale precario attualmente in forza, in possesso dei requisiti previsti dal Decreto Madia, al fine di salvaguardarne la posizione lavorativa, garantendo il RINNOVO/PROROGA del personale precario in possesso dei requisiti previsti dal DECRETO LEGISLATIVO 25 maggio 2017, n. 75 (Decreto Madia) che all’art 20 comma 8 recita “Le Amministrazioni possono PROROGARE i corrispondenti rapporti di lavoro flessibile con i soggetti che partecipano alle procedure di cui ai commi 1 e 2, fino alla loro conclusione, nei limiti delle risorse disponibili ai sensi dell'articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.”

 Inoltre, per garantire il Diritto alla stabilizzazione nell’arco del triennio 2017/2019 per il personale sopra citato, si chiede che vengano avviate le procedure di stabilizzazione in base al DECRETO LEGISLATIVO 25 maggio 2017, n. 75 (Decreto Madia) all’art 20 recita:

Comma 1: “Le amministrazioni, al fine di superare il precariato, ridurre il ricorso ai contratti a termine e valorizzare la professionalità acquisita dal personale con rapporto di lavoro a tempo determinato, possono, nel triennio 2018-2020, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di cui all'articolo 6, comma 2, e con l'indicazione della relativa copertura finanziaria, assumere a tempo indeterminato personale non dirigenziale che possegga tutti i seguenti requisiti:

a) risulti in servizio successivamente alla data di entrata in vigore della legge n. 124 del 2015 con contratti a tempo determinato presso l'amministrazione che procede all'assunzione;

b) sia stato reclutato a tempo determinato, in relazione alle medesime attività svolte, con procedure concorsuali anche espletate presso amministrazioni pubbliche diverse da quella che procede all'assunzione;

 c) abbia maturato, al 31 dicembre 2017, alle dipendenze dell'amministrazione che procede all'assunzione almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni;

Comma 2: Nello stesso triennio 2018-2020, le amministrazioni, possono bandire, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di cui all'articolo 6, comma 2, e ferma restando la garanzia dell'adeguato accesso dall'esterno, previa indicazione della relativa copertura finanziaria, procedure concorsuali riservate, in misura non superiore al cinquanta per cento dei posti disponibili, al personale non dirigenziale che possegga tutti i seguenti requisiti:

a) risulti titolare, successivamente alla data di entrata in vigore della legge n. 124 del 2015, di un contratto di lavoro flessibile presso l'amministrazione che bandisce il concorso;

 b) abbia maturato, alla data del 31 dicembre 2017, almeno tre anni di contratto, anche non continuativi, negli ultimi otto anni, presso l'amministrazione che bandisce il concorso.

Per chiarezza e per evitare interpretazioni e contenziosi, - afferma Alonge -  si ricorda che il Decreto Madia all’art 20 comma 11 stabilisce che “Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si applicano al personale tecnico-professionale e infermieristico del SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, nonché al personale delle amministrazioni finanziate dal Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, anche ove lo stesso abbia maturato il periodo di tre anni di lavoro negli ultimi otto anni rispettivamente presso diverse amministrazioni del Servizio sanitario nazionale o presso diversi enti e istituzioni di ricerca.”

In ultimo, stante le 91 assunzioni di ruolo, - conclude Ivan Alonge - si chiede che nell’ambito della gestione del personale attualmente precario destinato eventualmente a divenire uscente per far largo al personale di ruolo, si tenga conto che il fabbisogno del personale infermieristico previsto nel piano triennale è in netto e costante aumento, pertanto si chiede di salvaguardare al massimo il personale uscente - in quanto già formato ed erudito delle procedure Irccs, garantendo allo stesso di essere eventualmente riassorbito e richiamato in servizio non appena si proceda all’apertura di nuovi reparti o si crei nuovo fabbisogno nell’arco del triennio.