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Le Acli e la Fap Acli di Vicenza sull’unificazione delle Ulss: “ben vengano le razionalizzazioni della spesa ed organizzative, ma con un’attenzione elevata alle persone”

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 15/02/2018 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioVeneto

Vicenza, 15 febbraio 2018.

La riorganizzazione dell’assistenza socio sanitaria territoriale veneta, che ha portato ad una drastica riduzione del numero delle Ulss, dei Distretti, nonché di molti servizi assistenziali, continua ad essere oggetto di attenzione nelle cronache locali. Accanto ad una necessaria razionalizzazione della spesa, si stanno manifestando preoccupanti situazioni, tra cui la recente notizia riguardante l’assistenza dei malati psichiatrici. ‘Riteniamo fondamentalespiegano il presidente provinciale delle Acli di Vicenza, Carlo Cavedon ed il segretario provinciale della Fap Acli, Renzo Grison , che si riesca a contemperare l’esigenza di contenimento della spesa con il diritto alla salute dei cittadini utenti delle strutture sanitarie , nonché la salvaguardia dei livelli di qualità delle prestazioni erogate che necessitano di un adeguato numero di operatori e professionisti socio sanitari ”.

Gli Aclisti sottolineano l’eccellenza della sanità veneta e vicentina in particolare e ritengono sia fondamentale preservarla. “I tagli alla spesa sono sicuramente praticabiliproseguono Cavedon e Grisonma non si può ipotizzare un taglio della qualità dei servizi offerti, anche perché il nostro territorio è ben noto per numerose eccellenze mediche e sanitarie , degne di essere sostenute con intelligenza, perseveranza ed adeguate risorse. No, dunque, ai tagli generalizzati, ma laddove effettivamente si ravvisi un reale sperpero di risorse ”.

L’avere ridotto i posti letto, eliminato servizi sanitari fondamentali, anche per un adeguato sostegno delle famiglie, e ridotto il personale di assistenza prima di una completa attivazione delle Medicine di Gruppo e dei servizi residenziali per patologie croniche invalidanti, come gli ospedali di comunità, rischiano di rappresentare un ulteriore peso assistenziale in carico alle famiglie, il cui ruolo diventa sempre più fondamentale nella tenuta sociale. Le Acli provinciali e la Fap Acli di Vicenza, confermando la propria attenzione all’evolversi di queste problematiche, proporranno nei prossimi mesi momenti di confronto e di formazione rivolti alla cittadinanza e a sostegno delle famiglie, e volti a sensibilizzare le istituzioni locali e regionali”.


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Matteo Crestani