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Aggressioni personale sanitario. Coltello alla gola di un Infermiere

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 17/02/2018 vai ai commenti

AttualitàNurSind dal territorioVeneto

Se lo è trovato lì, puntato alla gola quel coltello, nel parcheggio dipendenti dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza.

Senza un motivo apparente, pochi istanti lo hanno separato dal quel sottile confine di contiguità tra vita e morte.

Non ci sono spazi in cui siamo veramente al sicuro, la crisi economica e delle coscienze hanno reso tutti aggressivi, ed in molti hanno perso il valore dato alla vita.

Nemmeno gli ospedali sono luoghi in cui dirsi al riparo, anzi sono sempre più luoghi in cui sfogare frustrazioni e rabbia, o cercare viveri e riparo, luoghi di chiunque, senzatetto e tossicodipendenti, e non c’è servizio di sicurezza che tenga a quanto pare, non ci sono risoluzioni.

E’ successo nel parcheggio dei dipendenti del San Bortolo, quello che poteva trasformarsi in una tragedia.

Sono le 15.50, un’infermiera finisce il turno e si avvia a recuperare l’automobile quando un senzatetto la avvicina, e senza chiedere denaro, comincia a molestarla.

Riesce a fuggire terrorizzata e si appresta a raggiungere l’ingresso dell’ospedale; lì incrocia un infermiere, al quale racconta l’accaduto, e che si presta a farle compagnia fino al parcheggio.

Il senzatetto è ancora lì, si avvicina ad entrambe gli infermieri, la donna riesce a chiudersi in macchina, mentre l’infermiere, si trova improvvisamente un coltello puntato alla gola.

Il senzatetto lo minaccia: “Ti taglio e ti sporco con il sangue”, mostrandogli il suo braccio sporco.

Con sangue freddo e con molta fortuna, l’infermiere riesce a sottrarsi alle minacce del clochard, ed a chiamare il 113.

Avvertito il pericolo, il senzatetto fugge, ma rintracciato verrà denunciato per minacce aggravate.

Poteva essere l’ennesima tragedia.

Quando le istituzioni torneranno a far tornare gli ospedali luoghi sicuri?

 

da il Giornale di Vicenza