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Friuli. OdM contro i protocolli Infermieristici del 118. NurSind: siamo professionisti al pari dei medici.

Il coordinatore regionale del NurSind FVG, Gianluca Altavilla, non lascia cadere l'attacco rivolto dall’Ordine dei medici del Fvg agli infermieri del 118.

Altavilla (Nursind):  «Gli infermieri sono professionisti al pari dei medici. Hanno salvato e continueranno a salvare vite».

«L'attacco dell'ordine è campanilismo stonato e a sfondo politico: forse i medici non hanno ancora digerito il passaggio da Collegio a Ordine - ha osservato Altavilla -.

Da  25 anni in  Friuli, gli infermieri sono da soli sulle ambulanze a salvare le vite. I medici devono quindi prendere atto che gli infermieri, da soli, gestiscono le emergenze e le urgenze territoriali della popolazione.

Sarebbe interessante capire se tali medici sono disposti a salire in ambulanza. Ci chiediamo come ci si permetta di giudicare l'operato encomiabile degli infermieri di emergenza».

Altavilla ha spiegato che i protocolli che vengono contestati riguardano l'utilizzo di farmaci che salavano la vita, per esempio in caso di choc anafilattico, quando anche i secondi sono fondamentali per salvare la vita.

Per altre patologie come l'infarto, la decisione del tipo di farmaco da somministrare viene discussa telefonicamente con lo specialista cardiologo che visiona l'Ecg  teletrasmesso dal domicilio del paziente dall'infermiere di ambulanza.

«Tutti i protocolli in uso sono il risultato di anni di studi e formazione in piena collaborazione tra il personale medico e infermieristico di emergenza a tutti i livelli - ha messo in luce Altavilla -. 

Forse non ci si ricorda che l'infermiere è un professionista laureato al pari del medico, quindi con conoscenze e competenze acquisite con anni di studio e impegno.

L'infermiere  è formato su farmaci, dosaggi, vie di somministrazione, effetti collaterali e la loro competenza è rafforzata dalla formazione continua. 

Non servono norme nazionali, ma un bagno di umiltà e la volontà di iniziare un percorso insieme nel nome della collaborazione tra professionisti che hanno come unica mission il bene del paziente».

Da anni gli infermieri chiedono che questi percorsi vengano creati e condivisi nella piena collaborazione con le altre figure coinvolte. «Si rischia un guerra inutile - ha concluso Altavilla -, dove sul selciato cadranno i cittadini, perché se la posizione di onnipotenza  rimane questa, nei reparti i medici di guardia  non andranno a dormire mentre gli  infermieri lavorano. Rimarranno in piedi tutta la notte.

Gli infermieri  non somministreranno più nessuna terapia, se non prescritta ogni volta. In pochi minuti cadrebbe il sistema sanitario regionale».

Il segretario del Nursind invita i medici ad aprire un tavolo di confronto regionale.